I commenti dei cittadini

Lo sdegno dei presenti in reazione al baccano per l’uscita della Addolorata: “E’ una vergogna”

Vincenzo Avveniente
Vincenzo Avveniente
Processione Madonna Addolorata
Stesso fenomeno di fischi e applausi si è verificato all'Incontro di San Severo. Don Gramegna: "Non possiamo essere indifferenti"
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La notte del Giovedì Santo, a Trani, come da tradizione si celebra la processione della Madonna Addolorata che dalla chiesa di Santa Teresa percorre, trasportata a piedi nudi da fedeli incappucciati, le vie simbolo del centro cittadino di chiesa in chiesa, “cercando suo figlio Gesù Cristo”. Alle 3 di notte l’attesa si conclude con la comparsa della santa statua della Vergine tra i suoni della banda che la accompagneranno per tutto il tragitto fino al rientro nella stessa chiesa di partenza con le luci del mattino. Nell’edizione di quest’anno però, qualcosa ha rotto l’incantevole atmosfera che prepara all’uscita della Vergine ed i momenti che hanno seguito ai primi passi della processione: applausi e successivi fischi hanno rovinato il clima di devozione e silenzio cui per decenni siamo stati abituati. Abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni presenti, tutti accomunati dallo sdegno per l’accaduto che è possibile vedere al video qui. Sulla vicenda si è espresso anche il Sindaco Bottaro.

“Negli ultimi anni si è avvicinata sempre più gente – dice Francesco Di Cugno – ma è vergognoso anche quello che è successo già prima dell’uscita. C’era chi fumava non curante della calca presente, chi spintonava, chi diceva ad alta voce che la cosa non gli interessasse. Alcuni ragazzini gridavano, io ho provato a spiegare loro che non fosse giusto il loro atteggiamento, ma replicavano dicendo che “tanto non è ancora uscita la Madonna”, non curanti del fatto che già l’attesa fosse parte della celebrazione stessa. Credo che i ragazzi non capiscano il senso di quello che accade perchè nessuno glielo ha spiegato, non si identificano più in qualcosa e non credono che questa tradizione rappresenti anche loro e la loro storia, probabilmente non sanno che alcuni dei loro antenati potrebbero aver preso parte a questa processione e vi fossero legati. Se ad una cosa non dò importanza, non mi interessa e adotto l’atteggiamento che voglio, con menefreghismo. Certo c’è incoerenza, perchè partecipando valorizzano questo momento, ma non lo vivono in modo corretto anzi alla fine c’era anche chi si vantava di aver creato scompiglio. Sono affranto al pensiero che per alcuni anziani questa potrebbe essere l’ultima volta che assistono alla Madonna Addolorata, non è giusto che venga rovinata così, tra flash, urla e fischi. Il rischio è che tanta gente rinunci a partecipare al rito sapendo di non trovare l’atmosfera adeguata e che questa tradizione vada persa” conclude desolato Francesco, cui fa eco anche un commento sul nostro profilo Facebook in cui Maria scrive: “Io non vado più, piuttosto che fare discussione con chi si comporta male, preferisco rimanere a casa”. “Il tema non è tanto il credo o meno, ma il rispetto collegato ad una circostanza di questo tipo. Ieri è stata una mancanza di rispetto per tutti coloro che credono in questa cosa qui. Ho notato che molte persone venivano da fuori Trani, alcuni dei quali hanno contribuito al casino creato” ci scrive un altro presente al rito, Nicola

“Negli anni avevo ascoltato di tutto in occasione dell’uscita della Desolata, quando si affaccia dondolando sotto l’arco austero della chiesa di Santa Teresa – dichiara Rino Negrogno in un post sui social – mentre sommessa geme la tromba che annuncia il Riposo eterno di Carrozza: il mormorio affievolirsi, quelli che intimano di fare silenzio, un tempo qualche donna disperata strepitava implorando un miracolo, una volta, ero bambino, una donna accanto a me chiese di farla morire, chissà per quali sofferenze o solitudine. Il Riposo eterno di Carrozza mi emoziona, e ho sempre desiderato un silenzio assordante, più dirompente delle richieste angoscianti di miracoli; è vero, si tratta solo di una statua che, se non altro, ci osserva, dall’alto dei portatori a piedi nudi, invecchiare senza scalfirsi, ma mai, mentre Lei dondolava incurante, venivo risucchiato immediatamente nella glaciale realtà, per i fischi di un manipolo di non so che, tanto che ho dovuto voltarmi all’indietro, e il sogno è finito. È probabilmente il segno dei tempi, fatto sta che, al di là della mia incredulità, la Desolata ha proseguito indifferente verso la Cattedrale”. “Non dobbiamo dare più niente per scontato – replica don Mimmo Gramegna – nemmeno la buona educazione, il senso civile e il rispetto! Servono alleanze educative, investire in formazione e promozione dei valori, in ogni dove, scuola, associazioni, parrocchie, quartieri. Non possiamo essere indifferenti, aspettando che passi! Sarà sempre peggio! Con coraggio è necessario parlarne e indicare la giusta strada da percorrere. Oggi nel silenzio preghiamo anche per questo”. 

Un segnale non confortante, ma che lascia intuire che il problema sia di tessuto sociale, arriva da San Severo, dove si è registrato lo stesso fenomeno  verificato a Trani, con fischi e applausi che hanno accompagnato l’Incontro tra l’Addolorata e il Cristo Flagellato. Preservare e custodire il passato è una sfida cui non si può fare a meno.

venerdì 29 Marzo 2024

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Annalisa
Annalisa
29 giorni fa

Inutile fare tanta poesia, quei soggetti vanno identificati e puniti. Non giustifichiamo sempre i gggiovani, con tre G o meglio i 5g del cellulare sempre connesso. Se sono idioti restano tali e così vanno trattati

Enzo
Enzo
29 giorni fa

Cosa ci si puo’ aspettare dai figli..se i genitori sono peggio.

Mik
Mik
28 giorni fa

La mamma degli ignoranti (anche la nonna e la bisnonna) e’ sempre incinta. Non vale la pena prendersela per quattro buzzurri ignoranti e deficienti.