“Gli applausi e i fischi partiti da alcuni ragazzi all’uscita della Madonna Addolorata mi hanno fatto provare vergogna” ha esordito così, sul proprio profilo Instagram, il sindaco di Trani Amedeo Bottaro nel commentare quanto accaduto all’uscita della statua della Madonna dell’Addolorata dalla chiesa di Santa Teresa. “L’istinto sarebbe quello di farvi trovare i locali tutti chiusi il prossimo anno, ma mi rendo conto che, pur essendo tanti, non siete tutti e che pertanto il problema non è di ordine pubblico ma è di ordine morale, che davvero avete perso, se mai ne abbiate avuta una”.
Un intervento piuttosto breve ma che trasmette il disgusto di molto coloro che hanno partecipato alla manifestazione e che hanno assistito alla scena che ha rovinato la magia di una tradizione pasquale famosa in tutto il mondo. Perché sì quella che si festeggia a Trani è stata più volte raccontata e descritta in libri di giornalisti e scrittori stranieri, rimasti estasiati dalla solennità con la quale veniva celebrata. Niente suoni di festa, niente bande, assoluto silenzio e austerità. Molto diverso da quello che avviene nelle festività barocche spagnole con l’esuberanza e l’ostentazione di oro e argento.
Quel mancato silenzio di stanotte rappresenta il cozzare di due mondi differenti: quelle delle tradizioni, immutato e sempre simile a se stesso, e quello della società, in costante cambiamento e troppo concentrata sul futuro.
Concentrata sul futuro? Quale futuro? Questi non hanno un futuro perché non hanno un passato. Non diamogli troppa corda…
Amedeo non te la prendere. Sono dei poveretti destinati al fallimento nello loro misera e grama vita