A causa dell’emergenza Covid le udienze penali davanti al Tribunale di Trani, a partire dal prossimo mese, saranno celebrate nel numero massimo di 10 al giorno per quelle collegiali e di 20 per quelle del giudice monocratico; mentre le udienze dell’area civile e del lavoro si svolgeranno, laddove possibile, con la trattazione scritta. Lo stabilisce un provvedimento sottoscritto ieri dal presidente del Tribunale Antonio De Luce, dal procuratore Renato Nitti e dal presidente dell’ordine degli avvocati, Tullio Bertolino, in qualità di datori di lavori rispetto ai “luoghi di lavoro” costituiti dagli uffici giudiziari e dalla sede dell’ordine forense. Il provvedimento fissa anche tutte le modalità di accesso, con il rispetto della distanza, l’obbligo di indossare la mascherina e sanificarsi le mani. Mentre l’accesso agli uffici della Procura dovrà essere concordato anche per il personale della polizia giudiziaria che non lavora a Palazzo Torres.
In particolare, i processi penali vengono fissati – si legge nel provvedimento – ad orari sufficientemente distanziati tra loro, tenendo conto sia del tempo necessario per la trattazione che di quello necessario per consentire alle parti private del processo successivo di raggiungere l’aula di udienza e di prendervi posto, mantenendo la distanza di sicurezza. I difensori, gli imputati, le parti civili, le persone offese, i testimoni e i consulenti accedono all’edificio e al piano dove si celebrano le udienze soltanto quando la trattazione del processo è visualizzata sul monitor al piano terra, attendendo all’esterno dell’edificio che il processo sia chiamato, oppure quando il processo è chiamato dal cancelliere se non sia attivo il monitor. Sia per i processi penali che quelli civili e del lavoro all’interno delle aule di udienza dovrà essere rispettato il numero di capienza di persone per cui è stata effettuata la valutazione sui parametri e criteri di distanziamento attualmente vigenti e riportato nelle indicazioni affisse nell’aula stessa.