Attualità

Inquinamento dell’aria in zona Scuola Beltrani: «Aria buona e non sporca»

Ottavia Digiaro
Centralina dell'aria
La stazione mobile è di proprietà dell'Arpa e l'iniziativa d'informazione è stata denominata "Che aria tira a Trani?"
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Sono stati pubblicati e diffusi ieri, 21 febbraio, i dati del monitoraggio della qualità dell’aria ottenuti dopo 4 mesi dall’attivazione di una centralina mobile situata presso la scuola primaria Beltrani. La stazione mobile è di proprietà dell’Arpa e l’iniziativa d’informazione è stata denominata “Che aria tira a Trani?”. Alla domanda l’esperto ha risposto che “Tutto sommato l’aria che si respira in questa parte della città è buona e non sporca”.

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Sono stati valutate le percentuali di particolato sospeso, ossidi di azoto, ozono, benzene e monossido di carbonio.

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Ecco i dati:

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– Il particolato sospeso è costituito dall’insieme di tutto il materiale non gassoso, solido, presente in sospensione nell’aria. La natura delle particelle di cui esso è composto è varia: ne fanno parte sia le polveri sospese, materiale di tipo organico disperso dai vegetali (pollini o frammenti di piante), materiale di tipo inorganico prodotto da agenti naturali come vento o pioggia, oppure prodotto dall’erosione del suolo o dei manufatti. Nelle aree di tipo urbano, il materiale particolato può, invece, avere origine dall’usura dell’asfalto o dei pneumatici e delle emissioni di scarico degli autoveicoli. Con il termine PM10 è definita la frazione totale di particelle aventi diametro aerodinamico inferiore a 10 μm. A Trani si è registrato un unico superamento del limite giornaliero di 50 μg/m3  il 2 febbraio 2017. La concentrazione media dei dati validi di PM10 durante il periodo di monitoraggio è stata pari a 22 μg/m3 , inferiore (da calcolare su base annuale) di 40 μg/m3  .

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– Gli ossidi di azoto, NO, NO2, N2O … sono generati nei processi di combustione. Tra tutti, il biossido di azoto (NO2), è da ritenersi il più pericoloso perché costituisce il precursore di una serie di reazioni di tipo fotochimico che portano alla formazione del cosiddetto “smog fotochimico”. In ambito urbano un contributo rilevante all’inquinamento da NO2 viene dalle emissioni dagli autoveicoli. L’entità di queste emissioni può variare in base sia alle caratteristiche ed allo stato del motore del veicolo, sia in base alla modalità di utilizzo dello stesso. In generale, l’emissione di ossidi di azoto è maggiore quando il motore funziona ad elevato numero di giri e cioè in arterie urbane a scorrimento veloce. A Trani, nella zona monitorata, non ci sono stati superamenti del limite orario di concentrazione. La concentrazione media dei dati validi di NO2 è stata di 24 μg/m3  ,inferiore al limite  (da calcolare su base annuale) di 40 μg/m3  .

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– L’ozono è uno degli inquinanti di maggiore rilevanza. Esso non ha sorgenti diretti, ma si forma all’interno di un ciclo di reazioni di tipo fotochimico che coinvolgono in particolare gli ossidi di azoto ed i composti organici volatili. La concentrazione in atmosfera dell’ozono, inoltre, risente dell’influenza di vari fattori quali, ad esempio, la persistenza di periodi di elevata insolazione, di alta temperatura, elevata pressione atmosferica. Durante il monitoraggio non c’è stato nessun superamento del limite e le concentrazioni si sono mantenute su livelli bassi.

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– Il benzene è un idrocarburo aromatico che, temperatura ambiente, si presenta come un liquido incolore, dall’odore dolciastro. È una sostanza dall’accertamento potere cancerogeno. Il D. Lgs 155/2010 fissa un valore limite di concentrazione annuo di 5 μg/m3  . Durante il periodo di monitoraggio la concentrazione media è stata di 1 μg/m3  .

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– Il monossido di carbonio è una sostanza gassosa che si forma per combustione incompleta di materiale organico. Il D. Lgs. 155/2010 fissa un valore limite di concentrazione annuo di 10 μg/m3 . Come massimo sulla media mobile delle 8 ore. Durante il periodo di monitoraggio la concentrazione massima è stata di 2 mg/m3  .

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L’iniziativa, sostenuta dall’Amministrazione comunale (con atto deliberativo dell’ottobre scorso) rientra in un progetto più ampio di rilevazioni delle aree del territorio comunale interessate da un denso traffico veicolare. Di intesa con la Regione Puglia, l’Arpa ha inviato a Trani il mezzo che sarà in attività anche nei prossimi mesi e nelle vicinanze di altre scuole della città

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mercoledì 22 Febbraio 2017

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