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“Città turistica? Trani è nel limbo. Manca il coraggio”, la lettera firmata di un cittadino

La Redazione
Turismo
"Trani è solo lo sballo del sabato sera. Trani, che dovrebbe essere capace di puntare su un turismo sostenibile per l'intero territorio facendosi forza della propria incontrastata Bellezza, è oggi un territorio franco"
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Cara Trani, è arrivato il momento di scegliere. È arrivata in redazione una lettera firmata da un cittadino e la pubblichiamo di seguito. Trani è davvero una città turistica? O è solo lo sballo del sabato sera?

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"Egr. Sindaco Amedeo Bottaro, Le scrivo ben conscio di quanto sarebbe in realtà più appropriato rivolgersi all’intera Amministrazione; ma, si sa, la Sua carica comporta i famosi onori ed oneri di chi si trova nella posizione di poter fare delle scelte.

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Ebbene, è proprio di coraggiose scelte che la nostra cara Trani ha ora, più che mai, bisogno. Nonostante il Suo più che encomiabile lavoro di questi anni, la nostra Città versa in uno stato deplorevole e che – a tratti – può sembrare addirittura per certi versi di abbandono. Assistiamo ormai giornalmente e a qualsiasi orario della giornata a – in rapida e non esaustiva sintesi – furti d’auto; schiamazzi e soprattutto risse nelle adiacenze di american bar nel pieno del centro storico o del porto; distruzione o furti di fioriere, transenne e addirittura di cartelli stradali!

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Assistiamo ormai giornalmente ed in particolar modo nel fine settimana, come se fosse normale, a incidenti stradali, in buona parte dovuti all’eccessiva velocità di anarchici conducenti incentivati a correre pure dalla mancanza di rallentatori in punti notoriamente nevralgici. Ci siamo abituati, d’altronde e nei migliori dei casi, alla scarsissima viabilità delle nostre strade; alla mancanza di parcheggio per gli stessi residenti del centro storico; ai conseguenti parcheggi selvaggi di chi pare giunga nella nostra Città al solo scopo di fare razzie totalmente indisturbato.

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Trani è lo sballo del sabato sera. Trani è solo lo sballo del sabato sera. Trani, che dovrebbe essere capace di puntare su un turismo sostenibile per l’intero territorio facendosi forza della propria incontrastata Bellezza, è oggi un territorio franco.

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Territorio franco dalla civiltà e dai controlli delle Forze dell’Ordine, in balia di orde di ragazzi e ragazzini in cerca di un divertimento (più che legittimo, per carità, ma fine a sé stesso) che nel migliore dei casi nulla di positivo apporta al bilancio cittadino.

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Si parla di turismo. Ma che tipo di turismo la nostra capacità è desiderosa e capace di accogliere?

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Cosa genera realmente indotto?

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Si tratta di domande che sorgono spontanee avendo riguardo al prototipo del “turista” giornalmente accolto che, più che dedito a soggiornare in un b&b, a scoprire le Bellezze paesaggistiche e culturali di Trani e magari di tutta la Puglia Imperiale e – perché no – a fare acquisti nella nostra Città per poi trattenersi a cena dinanzi ad un tramonto sul porto di cui andiamo tanto fieri, è sempre più “mordi e fuggi”.

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American bar; auto ovunque; turismo di prossimità; divertimento incivile a scapito dei cittadini. Poi, tutti a casa propria.

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Che rilancio ci attende se, piuttosto che valorizzare il nostro patrimonio e la nostra orgogliosa unicità, ci proponiamo quale semplice locale a cielo aperto senza arte né parte?

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Cosa ci attende se chi ci circonda e ci viene a trovare non ci dà ma ci toglie?

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Il turista, almeno inizialmente, è un estraneo ed in quanto tale è un quid, capace di spaventarci in prima battuta e poi di arricchirci. Vogliamo un estraneo perennemente tale, invasore e addirittura barbaro, o un tipo di turismo inclusivo che preservi e migliori le nostre prospettive, la nostra economia e finanche la nostra ospitalità?

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Pur se conscio della banalità e della forzata semplicità delle possibili soluzioni, non si può che prospettare una seria rivalutazione del centro storico e del preziosissimo ghetto ebraico; una valorizzazione del nostro lungomare non affidata esclusivamente ad iniziative private; uno sforzo finalizzato a migliorare la viabilità in particolar modo nel fine settimana; fantasia e coraggio nella creazione di parcheggi per chi, provenendo da fuori, ci onora della sua presenza; collegamenti rapidi ed efficienti col centro città e con la costa.

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Egregio Sindaco, è giunto il momento di scegliere e non di farsi scegliere.

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Vogliamo essere unici o rimanere nel limbo della “Città di Trani a vocazione turistica, ma non turistica”?

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Serve solo coraggio".

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Lettera firmata, A. C.

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mercoledì 23 Giugno 2021

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