Cultura

Il sud è un profumo complesso. Alessandro Cannavale presenta “A me piace il sud”

La Redazione
Alessandro Cannavale
Leggendo il loro libro si assapora la fotografia di un meridione figlio di lotte, di mafia, di pensieri rigidi, di mala politica, di interessi e corruzione, portatore di un familismo amorale e di un timore reverenziale
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Quante volte da bambini passeggiando per le strade della nostra città abbiamo alimentato i nostri sogni? Dobbiamo molto alle nostre origini. Ed è per questo che non vogliamo mai smettere di parlare di noi, del nostro meridione, del nostro sud. Perché, il Sud è un profumo complesso, è come un amore troppo forte, come due cariche si respingono. E Con la stessa forza di una calamita il sud attrae e respinge i suoi figli, li allontana e li riporta a sé. Il Sud è una danza strana, a tratti disarmonica, una danza che Alessandro Cannavale e Andrea Leccese hanno messo nero su bianco nel libro “A me piace il sud” raccontando i passi di una storia millenaria, i dubbi di una terra complessa. Leggendo il loro libro si assapora la fotografia di un meridione figlio di lotte, di mafia, di pensieri rigidi, di mala politica, di interessi e corruzione, portatore di un familismo amorale e di un timore reverenziale ma anche una terra carica di prospettive. Un sud in cui i diritti civili hanno brama di crescere, sete di conquista, un sud la cui vera identità sono i rapporti umani, fuori dalla rete, guardandosi negli occhi, parlando tra noi. Esattamente come faremo venerdì 17 febbraio alle 19.00 a Trani presso la Biblioteca di Babele in piazza Longobardi. Sotto lo sguardo attento della padrona di casa Rosangela Cito, dialogheranno con uno degli autori, Alessandro Cannavale, il giornalista Giovanni Matera e la Dott.Ssa Silvana Porro, racconteranno di lotte, di spazi, di bellezza, di problemi, di sangue ma anche di lotta e rivoluzioni. “A me piace il Sud”è un libro crudo ed onesto. I due autori ci raccontano il Sud per come è. Non imbrogliano quando spiegano, per esempio, che le organizzazioni mafiose vengono spesso viste da molti cittadini non come nemiche, ma come soggetti in grado di sostituirsi a uno Stato che non c’è. Non fingono quando raccontano come il nostro Mezzogiorno abbia bisogno non tanto o non solo di investimenti, ma di una classe politica in grado di non rubare e di immaginare un futuro diverso. In “A me piace il Sud” vengono elencate tutte le straordinarie opportunità offerte da queste regioni, in riflessioni, interviste e proposte sulla Questione Meridionale.

venerdì 16 Febbraio 2018

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