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Magliette rosse: da Trani vi partecipano in tanti. Politici, sacerdoti, professori e associazioni

La Redazione
Da sinistra a destra: Mimmo Santorsola
Tra tutti segnaliamo Mimmo Santorsola, don Giorgio Delvecchio e Marina Nenna
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In Italia sono migliaia le adesioni al “movimento spontaneo” nato da un’idea ed un invito di Libera, Gruppo Abele, Arci, Legambiente e Anpi. “Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità”, contro la politica anti immigrazione promossa dall’attuale governo. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha accolto l’invito ironizzando sulla sua pagina Facebook: “Che peccato, in casa non ho trovato neanche una maglietta rossa da esibire oggi…”.

Perché una maglia rossa? Perché di rosso sono vestiti i tanti bambini e tanti altri migranti sulle imbarcazioni che si muovono nel Mediterraneo. Indossano un capo di questo colore per rendersi più visibili a possibili soccorritori quando si avvicinano alla costa di un Paese.

Da Trani il presidio Libera ha invitato i tranesi a partecipare ed in tanti vi hanno aderito. Tra tutti segnaliamo Mimmo Santorsola, con un selfie da Bari (alle sue spalle i patriarchi che hanno partecipato alla visita del Papa), don Giorgio Delvecchio con il suo selfie in auto e la consigliera Marina Nenna di rosso vestita nel suo selfie in ascensore.

domenica 8 Luglio 2018

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