La nota post Consiglio

Consiglio monotematico sul Pta, Articolo97: “Incongruenze su accessi all’ex pronto soccorso, i dati forniti nel 2013 sembrano sospetti”

La Redazione
Ex Ospedale di Trani, San Nicola il Pellegrino
Ex Ospedale di Trani, San Nicola il Pellegrino
"È anche venuto fuori che l’ex pronto soccorso (ora PFM) effettua 7.000 prestazioni sanitarie/anno rendendo perciò assai dubbi, anzi assai sospetti, i numeri di 1.352 prestazioni che qualche bontempone “locale” trasmise ad AGENAS nel 2013"
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«Molto rumore per nulla» sintetizzano così il commento post consiglio comunale monotematico sul Pta il presidente e il segretario del movimento civico Articolo 97, Giuseppe Curci e Raffaele Covelli. «Tante micro-azioni non incisive, già presenti da tempo, slegate, senza un progetto, seguite da una sfilza di faremo. È anche venuto fuori che l’ex pronto soccorso (ora PFM) effettua 7.000 prestazioni sanitarie/anno rendendo perciò assai dubbi, anzi assai sospetti, i numeri di 1.352 prestazioni che qualche bontempone “locale” trasmise ad AGENAS nel 2013, per farlo chiudere, e le 31.065 prestazioni del Pronto Soccorso di Bisceglie (P.N.E. AGENAS 2013). Strano, abbiamo sempre avuto la sensazione che non fossero esatti. Tirare fuori il protocollo d’intesa del 2016, vera cartastraccia giuridica, buona solo per i firmatari, per poter chiudere l’Ospedale S. Nicola Pellegrino e lasciarne aperto un altro, strutturalmente molto meno performante, in vigenza del D.M. 77/2022 è un’azione inutile e persino pericolosa, se si guarda alle promesse cessioni di beni del Comune in esso contenute».

«Senza etica e visione, senza un buon “piano industriale”, senza cultura organizzativa, senza competenze, non si va da nessuna parte. Se qualcuno masticasse di più la materia sanitaria, potrebbe ricordarsi che, seppur provvisoriamente, il DM 70/2015, per i Punti di Primo Intervento (come ora è Trani) con accessi superiori a 6.000/anno, prevede che “la responsabilità clinica e organizzativa ricade sul DEA di riferimento, che potrà avvalersi di risorse specialistiche, con adeguata formazione, presenti nella struttura” offrendo perciò, anche solo sperimentalmente (visto che laddove vogliono loro, sperimentano, come per il progetto A.M.A. di Andria), prestazioni di maggior qualità ed un livello assistenziale più elevato rispetto all’attuale capacità di risposta  della Postazione Fissa Medicalizzata di Trani (qualcuno ricorda gli articoli di cronaca usciti in questi anni, sui suoi disservizi?). In Emilia-Romagna, inoltre, in attuazione questa volta del DM 77/2022, sono stati realizzati i C.A.U. (Centri di Assistenza e Urgenza) che sarebbe almeno opportuno studiare ed eventualmente, banalmente, copiare» proseguono.

venerdì 26 Aprile 2024

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