“Caro sindaco e cari consiglieri”, nella cassetta della posta del consiglio comunale monotematico che si terrà il 24 aprile giunge una lettera a firma del gruppo “Etica e politica”, coordinato da Antonio Corraro. Cinque domande seguite da una speranza, “sarebbe una grande conquista se dopo otto anni dalla firma del protocollo, la Giunta Regionale Puglia e l’Asl BT formalizzassero, con un atto a norma di legge, la esistenza del PTA a Trani; per poi nominare un Responsabile amministrativo e sanitario, che nell’ambito delle sue competenze possa organizzare il PTA, assegnandogli anche un proprio Budget”.
“Il protocollo prevede la realizzazione di un Ospedale fra Trani e Bisceglie “nell’ambito territoriale delle città di Bisceglie e Trani è stato previsto un Ospedale di Base”
- Perché lo stesso lo si costruisce tra Molfetta e Bisceglie a più di 20 Km da Trani?
- Dopo otto anni dalla firma del protocollo è possibile sapere quali sono i reparti e i servizi funzionanti e quelli da attivare?
Solo per esempio, che fine ha fatto:
- il Laboratorio Analisi Territoriale?
- Il Polo Didattico Universitario per la Medicina di Comunità con Salone Congressi?
- Il sistema complesso di Telemedicina?
- L’ambulatorio di oculistica?
- L’ area di riabilitazione specialistica pediatrica ex art. 2?
- La struttura semiresidenziale per minori con disturbi in ambito neuropsichiatrico?
Dato che il protocollo prevede per:
- l’Ospedaletto
“Un Centro Diurno per Anziani (ex Regolamento Regionale 4/2007)”
- Perché non è stato realizzato?
L’ ex Ospedale degli Agostiniani
“Allo stato attuale l’immobile è ancora nella piena disponibilità e titolarità del Comune di Trani e l’Amministrazione comunale si rende disponibile a procedere col ritrasferimento del bene e a metterlo a disposizione della Direzione Generale per una ristrutturazione coerente con le future determinazioni da assumersi in sede di Cabina di Regia prevista dal Protocollo di Intesa”.
- Questa struttura è già passata a disposizione della Direzione?
Se no perché questo ritardo? Se Si perchè la DG non inizia i lavori di ristrutturazione?
L’ex Casa di Riposo Vittorio Emanuele (Cappuccini)
“Sempre in funzione della possibilità di moltiplicare le strutture a disposizione dei cittadini ed anche di favorire il decentramento dei servizi e degli uffici, l’Amministrazione comunale si rende disponibile a trasferire alla ASL una porzione dell’immobile della ex Casa di Riposo Vittorio Emanuele (anche detta “dei Cappuccini”).
- Quando verranno decentrati in quello spazio i servizi sanitari?”