“Siamo ancora dinanzi ad una ipotesi di scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Bari e Decaro, anziché mettersi a disposizione della Commissione di accesso e dimostrare la sua presunta estraneità parla di atto di guerra nei suoi confronti e della sua città ascrivendo la responsabilità al centrodestra che governa la nazione. Quando a Trani hanno mandato a casa il sindaco e la nostra amministrazione di centrodestra fu anche quello un atto di guerra?”.
Raimondo Lima, membro della direzione nazionale di Fratelli d’Italia commenta quanto sta accadendo in questi giorni nella città barese, facendo un parallelismo con il caso giudiziario che travolse Trani durante l’amministrazione Riserbato. “Nessuno si permise allora di alludere al fatto che poiché il centrosinistra a Trani non vinceva da anni, quello era l’unico modo per spianargli la strada. Nessuno si permise, neanche il sottoscritto che dopo appena 2 anni dal mio primo mandato decisi di rassegnare le dimissioni prima ancora che il consiglio fosse formalmente decaduto perché ritenni sin da subito che non ci fossero più le condizioni per amministrare serenamente la città. Nessuno si è permesso di parlare di atto di guerra, neanche a 10 anni di distanza quando il nostro sindaco è stato dichiarato innocente e dopo che una intera classe politica relegata da allora all’opposizione ha subito il fango di quei giorni” chiosa.
Invece di dichiarare guerra ai clan Decaro ha dichiarato guerra al Ministero degli Interni….
Decaro ha messo l’elmetto per difendere sé stesso ma nulla ha fatto per i Sindaci come presidente Anci.