La presentazione

Luca Pallanch e Domenico Monetti al Circolo Dino Risi di Trani: il cinema è vivo ma le sale continuano a morire

Aurora Bucci
Aurora Bucci
“Per i soldi o per la gloria - Storie e leggende dei produttori italiani dal dopoguerra alle tv private”: Luca Pallanch e Domenico Moretti al Circolo Dino Risi di Trani
La presentazione del libro, edito dal Centro Sperimentale di cinematografia e Minimum Fax, è stata un’occasione speciale per il Circolo Dino Risi e si è rivelata anche un momento per parlare della produzione cinematografica e televisiva tra passato e futuro
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Nella serata di venerdì 19 maggio, il Circolo del cinema Dino Risi ha ospitato il critico cinematografico Luca Pallanch e Domenico Monetti, autori del libro “Per i soldi o per la gloria – Storie e leggende dei produttori italiani dal dopoguerra alle tv private”. L’incontro è stato presentato da Maria Grazia Filisio e moderato da Vito Santoro e Lorenzo Procacci Leone.
La presentazione del libro, edito dal Centro Sperimentale di cinematografia e Minimum Fax, è stata un’occasione speciale per il Circolo Dino Risi, ultimo avamposto che promuove e custodisce la sete di cinema, dialogo vivo e cultura nella nostra città che, inerme, ha dovuto assistere all’eccidio del suo unico cinema.

Nel novembre del 2021, avevamo intervistato Lorenzo Procacci Leone, fondatore del Circolo, per cercare di far luce sulle motivazioni profonde della chiusura del cinema Impero e riflettere sul futuro della cultura cinematografica a Trani. Ad oggi, Trani è ancora una città senza cinema ma nelle parole di Lorenzo si percepisce l’importanza di perseverare attraverso eventi come quello tenutosi ieri: “La situazione, purtroppo, non è cambiata. Il cinema è vivo, – spiega Lorenzo – ma continuano a morire le sale. Il Circolo Dino Risi ha ospitato nella sua storia tante figure di spessore, tra cui produttori come Flavio Bucci, Luciano Tovoli, Mario Orfini. Io ho fornito con piacere del materiale a mia disposizione agli autori Luca Pallanch e Domenico Monetti, che hanno realizzato un libro di passione, un vero racconto sulla passione del cinema. Loro stessi, tempo fa, hanno donato molti film al Circolo tramite il Centro Sperimentale di cinematografia. Oggi, poterli avere in questo luogo per la presentazione di questo libro è fondamentale perché il Circolo Dino Risi continua a collezionare momenti e a consegnarli alla memoria del tempo”.

Il titolo scelto per il libro “Per i soldi o per la gloria” è già eloquente a sufficienza: il mestiere del produttore è sempre stato in bilico tra le leggi del mercato e le leggi dell’arte. E questo vale ancora oggi, ma le dinamiche e il contesto all’interno del quale un produttore si muove sono nettamente cambiate. Gli autori hanno scelto di raccontare la realtà del cinema di un tempo, mettendosi in ascolto di tutti i maggiori produttori italiani attivi dal dopoguerra ai primi anni 80. “Il nostro racconto si ferma agli anni 80 perché è da quel momento in poi che tutto è cambiato. I produttori di un tempo non ci sono più. Prima queste figure ipotecavano appartamenti, non dormivano la notte perché non riuscivano a trovare il denaro necessario per produrre un film. Abbiamo voluto dare spazio ai ricordi e alle memorie di tutte queste figure del passato, raccontando le singole traiettorie umane di ciascuno per andare oltre la loro produzione, e illuminare anche ciò che hanno vissuto nella loro vita oltre il lavoro” chiariscono gli autori.

Dalle parole di Luca Pallanch e Domenico Monetti trapela la nostalgia di quel cinema che viveva del rapporto tra produttore e regista e di quell’artigianato del cinema che ormai si è perso. Il produttore, da protagonista attivo, è diventato lentamente una comparsa nel suo campo e nella sua professione. “Per i soldi o per la gloria” si propone, dunque, come uno strumento per poter conoscere meglio il mondo del cinema del nostro passato attraverso le confessioni e le testimonianze dei produttori cinematografici fino all’avvento delle tv private. “I produttori che abbiamo ascoltato hanno dovuto fare i conti con quello che hanno realizzato e con ciò che, invece, non sono riusciti a realizzare. Ci siamo interrogati a lungo su cosa fosse necessario raccontare e cosa tralasciare poiché molti, come un fiume in piena, si sono ritrovati a raccontarci anche fatti privati non previsti dalle nostre domande. Abbiamo deciso di non intervenire affatto, riportando tutto nel modo in cui ci è stato raccontato. Solo così avremmo potuto consegnare delle verità al lettore” ha rivelato Domenico Monetti.

L’evento, in collaborazione con il South Italy International Film Festival di Barletta, si è rivelato anche un momento per parlare della produzione cinematografica e televisiva tra passato e futuro. Il cinema di oggi trema un po’, agitato dagli scossoni di piattaforme come Netflix, che tentano di mantenere gli spettatori a casa, sempre più incollati allo schermo del televisore o del cellulare. E allora ben vengano le opere di sensibilità e sensibilizzazione sulla bellezza autentica del cinema.

Il fine ultimo di questo libro, del resto, è portare (o riportare) i lettori nel mondo vivo del cinema con una lente d’ingrandimento speciale per capire che i produttori non sono intoccabili, ma tangibili soprattutto nella loro umanità. Lo scopo del Circolo Dino Risi? Fornire ancora e sempre occasioni per poter esperire la cultura e il culto del cinema a Trani.

domenica 21 Maggio 2023

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