In partnership con Ad Maiora

Iva agevolata, le maggiori novità in ambito edile

La Redazione
Andrea Magistrale
L'intervista ad Andrea Magistrale, dottore commercialista e autore del volume “Iva in edilizia” della collana “Strumenti per il commercialista” edita dalla casa editrice di Trani Ad Maiora
scrivi un commento 285

Il Decreto Legge Aiuti BIS è stato convertito ufficialmente in legge.  Il DL stabilisce disposizioni finalizzate in particolare al contrasto dei rincari nei settori dell’energia, del gas e dei carburanti, ma prevede anche diverse nuove norme e concessioni dedicate al mondo dell’edilizia. L’introduzione dell’IVA agevolata per i lavori edili rappresenta un’interessante opportunità in quanto sarà possibile effettuare anche ristrutturazioni beneficiando di aliquote ridotte al 4% e al 10%. Abbiamo approfondito l’argomento con Andrea Magistrale, dottore commercialista e autore del volume “Iva in edilizia” della collana “Strumenti per il commercialista” edita dalla casa editrice di Trani Ad Maiora.

Dott. Magistrale, quali sono gli argomenti trattati nell’opera?

Dopo un breve excursus sui presupposti dell’imposta in generale, il testo entra nel concreto analizzando talune particolari fattispecie tipiche del settore edile. Quindi il testo analizza i casi concreti di applicazione dell’Iva nelle operazioni di recupero edilizio, alle agevolazioni “prima casa”, al principio di alternatività tra Iva ed imposta di registro, il reverse charge, lo split payment, la cessione di terreni, la locazione degli immobili e, infine, si dedica un capitolo alle novità Iva in caso di operazioni coinvolte nei nuovi “bonus” edilizi, con l’analisi di casi pratici.

Connessa alle detrazioni su ristrutturazioni e risparmio energetico vi è anche la questione dell’Iva. Anche in edilizia l’aliquota ordinaria dell’Iva è del 22%, ma talvolta possono essere applicate anche due aliquote agevolate al 4 e al 10 per cento. In quali casi? Facciamo il punto.

Infatti, oltre alla generica applicazione dell’aliquota ordinaria, il legislatore fiscale comunitario e nazionale prevede una serie di casi in cui si applicano le aliquote agevolate del 4% e del 10%. Il caso più frequente per l’applicazione dell’aliquota del 4% è sicuramente rappresentato dalla compravendita di abitazioni costituenti per l’acquirente “prima casa”. Da non sottovalutare la frequente applicazione della medesima aliquota super ridotta del 4% alla compravendita di terreni ad addetti alla coltivazione ed alla realizzazione di opere volte all’eliminazione delle c.d. barriere architettoniche. Per ciò che concerne l’aliquota agevolata del 10%, invece, la casistica è sicuramente più ampia e complessa. Tale aliquota, infatti, è applicabile alle opere di urbanizzazione, alla realizzazione di impianti fotovoltaici, alla realizzazione di opere di ristrutturazione, risanamento conservativo e di recupero di immobili, alla realizzazione di opere di manutenzione straordinaria ed ordinaria se rivolte ad edifici a prevalente destinazione abitativa, ecc. L’applicazione delle aliquote agevolate hanno sempre alla base l’intento del legislatore di utilizzare la leva fiscale per scopi etici, quali favorire il superamento delle barriere architettoniche, l’acquisto della prima abitazione, il recupero del patrimonio edilizio ovvero l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.

Ci sono poi alcuni beni cosiddetti “significativi” sui quali va fatta una certa attenzione. Quali sono?

I beni significativi, individuati dal Decreto del 29/12/1999 del Ministero delle Finanze, sono rappresentati da ascensori e montacarichi, infissi esterni ed interni, caldaie, video citofoni, apparecchiature di condizionamento e riciclo d’aria, sanitari e rubinetterie da bagno ed impianti di sicurezza. Pur costituendo un elenco tassativo, l’individuazione di tali beni va estesa anche a beni aventi la medesima funzionalità anche se assumono una diversa denominazione: ad esempio tra le apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria devono essere compresi anche gli apparecchi per la climatizzazione. L’applicazione dell’Iva alla fornitura ed installazione di tali beni si effettua mediante il seguente meccanismo semplificato da un caso pratico. Nel caso di fornitura e posa in opera di caldaia e sanitari da parte di un’impresa di installazioni idrauliche, abbiamo un valore dei beni significativi impiegati pari a 10.000 euro. Allo stesso tempo si ha un valore di mano d’opera per l’installazione di tali beni pari a 5.000 euro. Abbiamo, quindi, un valore complessivo dell’intervento pari a 15.000 euro (10.000 + 5.000) a cui l’aliquota agevolata del 10% si applicherà alla quota del bene significativo “coperta” dai 5.000 euro di mano d’opera. Quindi, per 10.000 si utilizzerà l’aliquota agevolata del 10%, mentre sui residui 5.000 si applicherà l’aliquota ordinaria del 22%.

Sempre più spesso a voi dottori commercialisti capita di essere interpellati sulla corretta disciplina Iva da applicare agli interventi ricompresi nei concetti di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica. Quanto è importante il vostro apporto durante questa fase?

Direi che l’apporto del commercialista nell’individuare l’applicazione dell’IVA sulle operazioni di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica è di fondamentale importanza. Per l’individuazione della corretta aliquota Iva, dell’imponibilità o della non imponibilità dell’operazione, dell’esenzione dall’imposta, dell’applicazione di regimi speciali quali il reverse charge e lo split payment, assume particolare rilievo l’analisi del negozio giuridico alla base del rapporto tra cedente e cessionario, tra prestatore e destinatario del servizio. Le ultime agevolazioni previste per i nuovi “bonus” edilizi hanno coinvolto anche il comparto delle imposte indirette e, soprattutto, dell’IVA. La corretta applicazione dell’IVA ai singoli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica si dovrà concretizzare con l’analisi della singola operazione, qualificando correttamente l’intervento, per poi applicare la normativa di riferimento.

Il suo rapporto con la casa editrice Ad Maiora.

Con la casa editrice Ad Maiora si è creata da subito una sinergia di intenti e, soprattutto, una condivisione di obiettivi. Il taglio pratico del testo, l’analisi del caso specifico ed i numerosi esempi previsti nel presente lavoro hanno la precisa volontà di proporsi come supporto per tutti gli operatori che si trovano nella situazione di dover dare una risposta concreta ai problemi derivanti dall’applicazione della normativa fiscale indiretta nel settore dell’edilizia. L’approccio risolutivo ed immediato del testo è il risultato di una simbiosi con la casa editrice che ha sempre promosso l’utilità del singolo testo della collana del commercialista per la soluzione di problematiche fiscali.

giovedì 22 Settembre 2022

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti