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Finanza agevolata, contributi ed agevolazioni per le imprese

La Redazione
Amalia Santoro
Amalia Santoro
L'intervista alla dottoressa Amalia Santoro, revisore legale dei conti, autrice del volume "Finanza agevolata", inserita nella collana “Soluzioni e strumenti per il commercialista” edita dalla casa editrice di Trani Ad Maiora
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Quello attuale viene considerato un vero e proprio periodo di recessione per l’intero mondo dell’imprenditoria italiana, che non ha dovuto fare i conti solamente con il Covid ma anche con tutte le conseguenze che la pandemia ha portato con sé. L’unica speranza risiede nella serie di agevolazioni messe in moto dallo Stato come unica via d’uscita dalla crisi. La necessità di conoscere i sostegni finanziari e le modalità di accesso agli strumenti agevolativi è presupposto fondamentale per privati ed aziende. Abbiamo approfondito l’argomento con Amalia Santoro, dottore commercialista e revisore legale dei conti, autrice del volume “Finanza agevolata”, inserita nella collana “Soluzioni e strumenti per il commercialista” edita dalla casa editrice di Trani Ad Maiora.

Dottoressa Santoro, cosa si intende per finanza agevolata?

La finanza agevolata comprende tutti gli strumenti finanziari utilizzati dal legislatore a livello europeo, nazionale e regionale per favorire la concorrenza tra le imprese già operative ma anche per supportare la nascita di nuove realtà imprenditoriali. La finanza agevolata è parte integrante dell’economia aziendale in quanto aiuta le imprese a reperire risorse finanziarie in forme diverse (finanziamento agevolato, contributo a fondo perduto, credito d’imposta e riduzione degli interessi) e a condizioni più vantaggiose per ogni tipologia di investimento.

La finanza agevolata può avvalersi di strumenti diversi. Quali i requisiti di accesso?

Esistono numerosi strumenti di finanza agevolata a livello regionale, nazionale ed europeo diversi per tipologie di investimento da avviare sia se si tratta di start up sia per le imprese già esistenti che vogliono realizzare nuovi progetti di investimento. I requisiti di accesso possono essere di tipo soggettivo quindi riguardare l’impresa proponente o di tipo oggettivo e quindi riguardare le diverse categorie di spese oggetto dell’investimento.

Per l’avvio di start-up per soggetti svantaggiati, la Regione Puglia ha aperto il bando N.I.D.I: di cosa si tratta e come si differenzia dal bando TecnoNidi?

Il Bando N.I.D.I. (Nuove Iniziative D’Impresa) della Regione Puglia si rivolge a quattro categorie diverse destinatarie dell’agevolazione (nuove imprese costituite almeno per il 50% da persone in condizione di svantaggio lavorativo, nuove imprese turistiche, start up avviate da compagini giovanili e imprese femminili) che prevede un importante contributo a fondo perduto minimo 50% ed un prestito rimborsabile a tasso zero.

Mentre il Bando TECNONIDI si rivolge a imprese di nuova costituzione oppure operative da massimo cinque anni che, nel territorio della Regione Puglia, intendono avviare o sviluppare piani di investimento innovativi.

La differenza sostanziale tra il bando N.I.D.I. e TECNONIDI: i destinatari del primo sono essenzialmente soggetti svantaggiati che intendono avviare nuove imprese in diversi settori (ristorante, B&B, centro estetico, bar, agenzia di comunicazione, agenzia di viaggio, centri sportivi) mentre i destinatari di Tecnonidi sono futuri imprenditori che hanno sviluppato un’idea innovativa ad alto contenuto tecnologico. Inoltre, si differenziano per il budget massimo degli investimenti e delle agevolazioni previste.

In cosa consiste il credito d’imposta Formazione 4.0?

Il credito d’imposta Formazione 4.0 è un incentivo fiscale automatico a favore degli investimenti effettuati dalle imprese per la formazione del personale dipendente nelle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti in generale per il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”.

L’incentivo nasce con l’obiettivo di sostenere e accompagnare le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale agevolando con un credito d’imposta (piccole imprese 50%, medie imprese 40% e grandi imprese 30%) le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione, spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione e i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione.

Il suo rapporto con la casa editrice Ad Maiora.

Ad oggi in qualità di professionista mi interfaccio spesso con la casa editrice in merito a manuali, libri necessari per l’aggiornamento professionale.

lunedì 11 Luglio 2022

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