Stasera andrà in onda su Rai1 “Io, una giudice popolare al Maxiprocesso”, il docufilm che ricostruisce un episodio del processo penale celebrato a Palermo dal 10 febbraio 1986 al 10 dicembre 1987 contro Cosa Nostra.
Fra gli interpreti principali Pierluigi Corallo, attore tranese che interpreta Pietro Grasso, ex presidente del Senato che in quel processo fu giudice a latere.
Il film, diretto da Francesco Miccichè e con Donatella Finocchiaro e Nino Frassica, racconta una pagina cruciale della storia della Repubblica italiana attraverso lo sguardo di Francesca, trentottenne insegnante di Cefalù, insignita come giudice popolare sul primo processo indetto dallo Stato contro Cosa Nostra.
“Questa è la quarta volta che mi avvicino a questa tematica” spiega Corallo. In precedenza, infatti, è stato protagonista di “Novantadue – Falcone e Borsellino 20 anni dopo” di Claudio Fava , spettacolo che ricostruisce la trattativa Stato-Mafia. “È una tematica alla quale sono molto affezionato e che credo sia fondamentale approfondire per la conoscenza della condizione politica del nostro Paese”.
Per le riprese, a Roma e Palermo, sono stati scelti luoghi e simboli autentici e veritieri, tra cui la reale Aula Bunker, costruita appositamente per il Maxiprocesso per poter contenere svariate centinaia di persone. “Sognavo di entrarci da molto tempo – continua Corallo – per via dei miei lavori ho studiato molto la vicenda e entrarci mi ha lasciato uno stranissimo effetto”.
Dallo scorso anno Pierluigi Corallo dirige a Trani un laboratorio di recitazione rivolto a tutti coloro i quali vogliono avvicinarsi e affinare le proprie abilità nel mondo del teatro. “Doveva essere un passaggio provvisorio quello per Trani poi però l’idea di creare un laboratorio di recitazione permanente mi ha spinto a rimanere. Il mio intento è creare un trampolino fra l’esperienza amatoriale e le grandi accademie, fornendo ai ragazzi gli strumenti utili mettendo a disposizione la mia esperienza professionale”.
Nelle ultime settimane Corallo sta lavorando alle riprese di “Il medico della Mala”, fiction Rai interamente girata in Puglia. “Si parla di 11 produzione cinematografiche in Puglia per la prossima stagione – conclude l’attore – una bellissima possibilità per concentrarsi sulla territorialità e per la possibilità di parlare, per noi attori pugliesi, con il sapore del nostro dialetto”.