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Alveare. “Pescaria, Salto dell’acciuga, tavoli di plastica sulla spiaggia libera e Ceralacca”

La Redazione
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La uacezz
La rubrica di Rino Negrogno. "Nel frattempo ascoltavo due canzoni, una di Nicola Landriscina che celebra Trani e i tranesi che s'impegnano a valorizzarla e amarla, l'altra, che al contrario, la denigra insieme ai tranesi"
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Ieri ho fatto una passeggiata a Colonna, ho attraversato la passerella sopra la Baia del Pescatore che la collega al Monastero. C’erano divere persone sedute ai tavoli di Pescaria e Salto dell’acciuga, perlopiù giovani, e questo mi fa piacere sia per i lavoratori e i titolari dei ristoranti che per la gente che può concedersi di starsene lì dopo una giornata di lavoro. Probabilmente se lo permette soltanto una volta al mese o due, ma va bene così, anch’io mi concedo due volte al mese di cenare fuori, vado da Luciano però o da Francesca, ma non per spocchia o per spendere meno, solo perché il panino con il polpo proprio non mi piace.

C’è una cosa che mi ha fatto tanta tenerezza: accanto ai tavoli sotto gli ombrelloni di paglia, a pochi passi, sul tratto di spiaggia libera, c’erano delle famiglie con tavoli e sedie di plastica, meno azzimati dei vicini, con sacchetti colmi di cibo portato da casa, bottiglie di vino di plastica e immancabili meloni. Sicuramente, ho pensato, potranno permettersi di passare la serata qui qualche volta in più rispetto agli ospiti dei famosi locali accanto, ma non è questo il punto, erano felici, ed erano felici tutti nello stesso modo, sia gli ospiti paganti che quelli sulla battigia libera, illuminati dalla stessa luna sorniona, e gli uni non si curavano degli altri.

Spero soltanto che dopo la cena frugale abbiano ripulito e non abbiano lasciato rifiuti sulla spiaggia.

Nel frattempo ascoltavo due canzoni, una di Nicola Landriscina che celebra Trani e i tranesi che s’impegnano a valorizzarla e amarla, l’altra, che al contrario, la denigra insieme ai tranesi. Ovviamente preferisco quella di Nicola, mi rende un po’ più ottimista e fiducioso nel futuro, ma probabilmente sono vere entrambe.

Comunque, giunto nei pressi del Monastero, mi sono voltato e non si riconoscevano più, né gli uni né gli altri, vi era solo tanta gente serena e le luci colorate dei ristoranti si riflettevano nel mare, era tutto molto bello.

Sembra Capri, ho sussurrato a mia moglie, pur non essendoci mai stato.

Alveare 2017

1 Ernesto Che Guevara – 2 Al capezzale dei vecchi – 3 La visita medica – 4 Il sindaco è come il pesce – 5 L’incidente dell’ambulanza – 6 Le nonne che giocavano a tombola – 7 Vi racconto il mio primo appuntamento al buio con una donna – 8 Barresi-Bottaro: che brutta storia – 9 Lei è un medico? Una donna? – 10 Quello strano fascista di Pinuccio Tarantini – 11 Rossella è andata via da Trani – 12 Disabili vs. normodotati. Volete sapere chi ha vinto? – 13 Ciao Ivan, compagno di liceo – 14 Lettera di Gesù Bambino – 15 Non sparate a Capodanno

Alveare 2018

1 Il problema etico di Giuseppe Tarantini – 2 Il Pronto Soccorso – 3 Il corte di Acca Larentia – 4 La razza del mio cane – 5 Alfredo Albanese – 6 Quale giorno della memoria? – 7 Sai già a chi votare? – 8 Caro Michele – 9 Sanremo senza Facebook – 10 Una campagna elettorale monotona – 11 Cara, brumosa, desolata periferia – 12 La favola di Sfortunina – 13 Gli occhi di Marilena – 14 Il furto al centro trasfusionale – 15 Attaccatevi al tram – 16 Nicola, novantasei anni. Colto da malore – 17 La stiratrice Isoardi – 18 Violenza contro anziani e lavoro sottopagato delle badanti – 19 Così festeggiate la Liberazione? – 20 Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono – 21 Don Dino, il sacerdote di quartiere – 22 L’arrivo di Emiliano – 23 Un vaccino per la solidarietà – 24 L’uomo nudo con le mani in tasca – 25 Doppio senso di marcia sul lungomare – 26 Ma siamo uomini o caporali? – 27 Cronaca di una serata di anormalità – 28 Il passaggio a livello è chiuso – 29 Gli zingari mettono sempre d’accordo tutti – 30 Papà, e se ti infilza? – 31 Il razzismo ve lo spiego con la mitologia – 32 Tra qualche giorno nei porti approderanno i Santi – 33 La pistola ad aria compressa – 34 Il razzismo è vita e i preti tutti pedofili 35 – Il pomodoro e il sangue – 36 Non essere stupido – 37 Le polpette avvelenate di ignoranza – 38 Finalmente potrò andare a messa la domenica – 39 Ho commesso atti impuri – 40 Cara Cecilia di Lernia – 41 Aggredito il 118 – 42 L’ignoranza allontana, l’arte avvicina – 43 Chi sono io per giudicare? – 44 Il sindaco di Riace, la sindaca di Lodi e la sorella di Cucchi – 45 I soccorritori della Misericordia di Andria – 46 Ascoltiamo i bambini – 46 Nicola Landriscina, i suoi primi 40 anni – 47 A proposito di Silvia Romano che se l’è cercata – 48 Il carabiniere, Felice Di Lernia, Amedeo Bottaro e Stefano Cucchi – 49 Ehy tipa, vieni in camera con me! Portati un’amica – 50 La medicina narrativa di Maurizio Turturro e Guevara – 51 Ho finito il presepe

Alveare 2019

1 Sono felice anch’io – 2 Cesare Battisti – 3 Mi dispiace per il magistrato arrestato – 4 Francesco non era morto – 5 Il Giorno della Memoria. E gli altri morti? I morti vostri 6 Scendi il cane? Bazzecole, a noi non c’interessa dell’Accademia della Crusca 7 Nunzio aveva scritto un libro – 8 Il filosofo Simeone – 9 Il girone dei dannati – 10 Buona festa per cosa – 11 Non serve combattere il razzismo – 12 Le mani di mia sorella – 13 La poesia e il cibo di Verrigni
– 14 La balestra – 15 Il parcheggio dell’ospedale – 16 Perdonatemi e permettetemi un po’ di autocelebrazione – 17 Salvini, pochi libri – 18 La capocciata – 19 La pizza del futuro è cotta al sangue – 20 La sindachite

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mercoledì 3 Luglio 2019

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