Cronaca

A Trani ci sono le buche simpatiche e quelle antipatiche. L’amara ironia di Enzo Matichecchia

La Redazione
Transenne per coprire una buca
La buca più simpatica ed artistica di tutte? Quella sita nella zona industriale e più precisamente in Via Skanderbeg angolo Via Papa Giovanni XXIII
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Pubblichiamo, di seguito, un intervento “satirico” di un cittadino tranese, nonché attore e regista di teatro: Enzo Matichecchia. Il tema? Le buche.

«Vi parrà strano… ma esistono! Tra i “servizi” che il Comune offre ai propri cittadini ci sono quello della copertura delle buche antipatiche e quello di lasciare intatte quelle simpatiche e/o “ornamentali”.

Non ci credete? Prendiamo esempio l’ultimo tratto di Via Borsellino: ultimamente le buche presenti nelle vicinanze della rotatoria di Pozzopiano e sino all’incrocio con Via Bari sono state tutte tappate, probabilmente perché antiestetiche, brutte da vedere, mentre quelle dopo l’incrocio con Via Bari… no, sono felicemente al loro posto! Forse perché un paio di queste sono ancora piccole, in fase di “sviluppo”, mentre quella al termine della strada (foto 1) giorno per giorno viene aiutata a “crescere” dai vari mezzi che ci passano sopra facendo schizzare, come una fontana ornamentale, “zampilli” di minuscole pietre che dopo un leggero volo si adagiano sul ciglio della strada.

Prediamo adesso in esempio un altro tratto terminale di strada, quello di Via Tolomeo che va a congiungersi col tratto terminale di Via Borsellino. Ebbene, lì i residenti sono ancora più “fortunati”, perché ci sono tante e tali buche da farci un campo di minigolf (foto 2 e 3) o magari un banco di prova per la resistenza agli urti di pneumatici e semiassi o ancora per far provare ai bambini che vanno in bici il “piacere” delle prime escoriazioni da caduta “accidentale”. Non solo: ci sono un paio di terreni adiacenti che fanno “la raccolta differenziata” trattenendo, grazie alle rampicanti che vi crescono in tutta libertà, rifiuti di ogni genere (foto 4); se poi vogliamo usare un eufemismo, potremmo paragonarli ad una sorta di centri d’accoglienza per rifiuti, dove questi possono sostare come e quando vogliono senza che i proprietari provvedano ad espellerli anche se “irregolari”. C’è da aggiungere che tali rifiuti, spinti dal vento, sono anche incuranti delle ordinanze emanate; infatti non è che aspettano le ore 18,00 per farsi depositare lì anziché negli appositi cassonetti: si auto conferiscono a qualsiasi ora del giorno e dal lunedì alla domenica.

Infine veniamo alla buca più simpatica ed artistica di tutte: quella sita nella zona industriale e più precisamente in Via Skanderbeg angolo Via Papa Giovanni XXIII (foto 5): “un’opera d’arte” così moderna e da mesi perfettamente conservata che gli operatori commerciali ed industriali, i lavoratori ed i visitatori che ci passano vicini non possono non “ammirare”, come quell’altra buca posta a pochi metri da essa (foto 6), più piccola ma non meno bella da lasciarla così com’è!

Ah dimenticavo, se per caso fate le segnalazioni a mezzo e-mail di altre buche simpatiche e/o artistiche agli organi competenti, non preoccupatevi se non vi rispondono come cortesia vorrebbe: sono sicuramente impegnatissimi a prenderle in considerazione e a girarle a chi di dovere».

E se non ve ne foste accorti… c’è molta satira in questo scritto! Cos’è? Eh, lo so che non è per tutti! Come dite? E’ una “bevanda”? Beh, sotto certi aspetti sì, una bevanda indigesta che spesso va di traverso a chi non ne apprezza il significato e non sa o non è capace di risolvere i problemi che mortificano i cittadini che pagano servizi che poi non ricevono!

lunedì 22 Maggio 2017

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