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Trani, regina dei soldi in fumo: nel 2016 spesi in giocate 82,62 milioni di euro

Donato De Ceglie
Slot machine
Nelle immediate vicinanze Barletta e Andria sprecano meno della metà: rispettivamente 660 e 670 euro
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Ammonta a 82,62 milioni di euro la cifra spesa dai tranesi nel 2016 per giocare a slot machine, lotterie, gratta e vinci, scommesse, Superenalotto e giochi vari. Il dato è stato rivelato da un’indagine dei quotidiali locali Gedi e del Visual Lab in collaborazione con Dataninja, ottenuta incrociando i dati di popolazione (Istat), reddito (Mef) e raccolta gioco (Aams). Una mappa interattivaL’Italia delle slot“, consente infatti di cercare per ogni comune italiano i dati sulle giocate.

TRANI Sono 1.473 gli euro spesi pro capite in giocate dai 56.076 cittadini di Trani nel 2016, più di uno stipendio medio. Il reddito pro capite è pari a 15.594€. Di questi 481€ sono destinati alle Awp (cosiddette “new slot”) mentre 992€ vanno a finire nelle Vlt (Videolottery). Sono 575 gli apparecchi in città, 10,3 ogni mille abitanti e questo fa di Trani una delle città meno virtuose di tutto il nord barese.

IL PROGETTO Il fenomeno del gioco è in netta e costante crescita e il dato di Trani preoccupa sempre più. Tanto da far attivare sul tema i settori professionali dedicati. L’ambito territoriale Trani-Bisceglie sta portando avanti il progetto “Dedalo-Icaro: centro a bassa soglia e unità di strada”, finalizzato alla prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con dipendenza patologica. A dicembre si terranno diverse iniziative di sensibilizzazione sul tema delle dipendenze da sostanze e gioco d’azzardo, rivolte ad un target giovanile e adolescenziale, da realizzare sia nelle scuole che nei luoghi di socializzazione-divertimento. Il tutto si svolge in collaborazione con i Ser.T. di Trani e Bisceglie, guidati dalle competenze dalla Soc. Coop Comunità Oasi2 S. Francesco Onlus (ente gestore).

IL CONFRONTO Siamo terzi sul podio delle città meno virtuose di tutta la regione dopo Casamassima (2605,1 euro pro capite), Sammichele di Bari (1792,4 euro) e subito dopo di noi San Giorgio Ionico (1427 euro). Nelle immediate vicinanze Barletta e Andria sprecano meno della metà: rispettivamente 660 e 670 euro. La media delle giocate pro capite pugliese è di 603 €.

Si GUADAGNA POCO MA SI GIOCA TANTO L’indice di virtuosità è calcolato su una scala da 1 a 5. Più è alto e più il comune è virtuoso e quindi con una bassa diffusione di slot e con poche giocate: Trani ha ovviamente valore 1. Rispetto al report 2015 le giocate sono aumentate dell’8% e gli apparecchi AWT aumentati del 13,9%. Secondo il grafico di Gedi, Trani si colloca nella fascia dei comuni in cui si guadagna poco e si gioca tanto. Ovvero sotto la media del reddito pro capite nazionale (17.100€) ma sopra quella dell’ammontare medio delle giocate pro-capite. L’incidenza della spesa sul reddito è del 9%, quasi un decimo.

lunedì 18 Dicembre 2017

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