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Alveare. “L’albero segato”. La rubrica di Rino Negrogno

La Redazione
Il meme creato da Rino Negrogno
Menomale che secoli fa i tranesi non erano così, si svegliavano una mattina, buttavano giù gli alberi e costruivano il Teatro San Ferdinando
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Trani è una città che non crescerà mai, ammalata di provincialismo incurabile, popolata da tranesi che passano da una discussione sterile all’altra. Menomale che piove ogni tanto, perché altrimenti, oltre a pagarne le spese vitigni e uliveti, i tranesi non avrebbero discorsi da fare, se non quando qualcuno organizza uno spettacolo (che a me non interessa). Mi sono preso la briga di andarmi a vedere i commenti dei tranesi quando Battiti Live, nel 2016, fu spostato da Trani a Bisceglie, erano più o meno questi: “Svegliatevi tranesi pecorai che tra poco i biscegliesi ci toglieranno anche il mare”, “Bottaro dimettiti!”. I commenti di oggi che Battiti Live torna a Trani: “Soldi spesi male”, “Vergogna, vergogna, vergogna”, “Bottaro dimettiti!”.

Fortunatamente i tranesi non sono sempre stati così. Ve lo immaginate se avessimo avuto i forum e le pagine intraprendenti su Facebook ai tempi della costruzione della Cattedrale, oggi simbolo di una tranesità di cui non ne capisco sempre l’orgoglio? 1099 – Inizia la costruzione della Cattedrale, i commenti: “Concessioni di tratti di costa alla chiesa, vergognatevi”, “Non si può dedicare una cattedrale a uno straniero, non ci sono tranesi?”, “Troppo vicino al mare, rovina il paesaggio. E la guardia costiera che dice?”, “Quanti alberi avete segato?”, “Bertrando dimettiti!”.

Lo ripeto a me non importa nulla di Battiti Live, ma ciò che mi lascia perplesso è l’atteggiamento bipolare di taluni.

L’albero segato, di cui a nessuno importava e che molti probabilmente non avevano mai nemmeno visto se non quando il loro cane si fermava sollevando la zampa, è l’icona del pensiero tranese: dopo aver criticato Greta Thunberg per il suo monito sul clima, ora ci dispiace per un albero più di quanto possa dispiacerci per i disperati che annegano in mare, ma soltanto dopo aver gettato cartacce per terra o abbandonato rifiuti nelle campagne.

Dispiace anche a me per l’albero, ma la peculiarità tranese è quella che questo dispiacere deriva ed è direttamente proporzionale al fatto che l’albero venga segato da un’amministrazione anziché da un’altra. Siamo alle solite: non è dispiacere o preoccupazione per la natura, è solo becera propaganda. È palese.

In poche parole Trani è la città giusta per non fare nulla, nemmeno un insignificante spettacolo, lasciamo che vengano organizzati all’arena di Verona, noi limitiamoci a restare seduti ai tavolini dei locali.

Menomale che secoli fa i tranesi non erano così, si svegliavano una mattina, buttavano giù gli alberi e costruivano il Teatro San Ferdinando. Dopo lo hanno abbattuto, sotto c’era il mare, e sono diventati ambientalisti, politici e scrittori di forum.

Alveare 2017

1 Ernesto Che Guevara – 2 Al capezzale dei vecchi – 3 La visita medica – 4 Il sindaco è come il pesce – 5 L’incidente dell’ambulanza – 6 Le nonne che giocavano a tombola – 7 Vi racconto il mio primo appuntamento al buio con una donna – 8 Barresi-Bottaro: che brutta storia – 9 Lei è un medico? Una donna? – 10 Quello strano fascista di Pinuccio Tarantini – 11 Rossella è andata via da Trani – 12 Disabili vs. normodotati. Volete sapere chi ha vinto? – 13 Ciao Ivan, compagno di liceo – 14 Lettera di Gesù Bambino – 15 Non sparate a Capodanno

Alveare 2018

1 Il problema etico di Giuseppe Tarantini – 2 Il Pronto Soccorso – 3 Il corte di Acca Larentia – 4 La razza del mio cane – 5 Alfredo Albanese – 6 Quale giorno della memoria? – 7 Sai già a chi votare? – 8 Caro Michele – 9 Sanremo senza Facebook – 10 Una campagna elettorale monotona – 11 Cara, brumosa, desolata periferia – 12 La favola di Sfortunina – 13 Gli occhi di Marilena – 14 Il furto al centro trasfusionale – 15 Attaccatevi al tram – 16 Nicola, novantasei anni. Colto da malore – 17 La stiratrice Isoardi – 18 Violenza contro anziani e lavoro sottopagato delle badanti – 19 Così festeggiate la Liberazione? – 20 Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono – 21 Don Dino, il sacerdote di quartiere – 22 L’arrivo di Emiliano – 23 Un vaccino per la solidarietà – 24 L’uomo nudo con le mani in tasca – 25 Doppio senso di marcia sul lungomare – 26 Ma siamo uomini o caporali? – 27 Cronaca di una serata di anormalità – 28 Il passaggio a livello è chiuso – 29 Gli zingari mettono sempre d’accordo tutti – 30 Papà, e se ti infilza? – 31 Il razzismo ve lo spiego con la mitologia – 32 Tra qualche giorno nei porti approderanno i Santi – 33 La pistola ad aria compressa – 34 Il razzismo è vita e i preti tutti pedofili 35 – Il pomodoro e il sangue – 36 Non essere stupido – 37 Le polpette avvelenate di ignoranza – 38 Finalmente potrò andare a messa la domenica – 39 Ho commesso atti impuri – 40 Cara Cecilia di Lernia – 41 Aggredito il 118 – 42 L’ignoranza allontana, l’arte avvicina – 43 Chi sono io per giudicare? – 44 Il sindaco di Riace, la sindaca di Lodi e la sorella di Cucchi – 45 I soccorritori della Misericordia di Andria – 46 Ascoltiamo i bambini – 46 Nicola Landriscina, i suoi primi 40 anni – 47 A proposito di Silvia Romano che se l’è cercata – 48 Il carabiniere, Felice Di Lernia, Amedeo Bottaro e Stefano Cucchi – 49 Ehy tipa, vieni in camera con me! Portati un’amica – 50 La medicina narrativa di Maurizio Turturro e Guevara – 51 Ho finito il presepe

Alveare 2019

1 Sono felice anch’io – 2 Cesare Battisti – 3 Mi dispiace per il magistrato arrestato – 4 Francesco non era morto – 5 Il Giorno della Memoria. E gli altri morti? I morti vostri 6 Scendi il cane? Bazzecole, a noi non c’interessa dell’Accademia della Crusca 7 Nunzio aveva scritto un libro – 8 Il filosofo Simeone – 9 Il girone dei dannati – 10 Buona festa per cosa – 11 Non serve combattere il razzismo – 12 Le mani di mia sorella – 13 La poesia e il cibo di Verrigni
– 14 La balestra – 15 Il parcheggio dell’ospedale – 16 Perdonatemi e permettetemi un po’ di autocelebrazione – 17 Salvini, pochi libri – 18 La capocciata – 19 La pizza del futuro è cotta al sangue – 20 La sindachite – 21 “Pescaria, Salto dell’acciuga, tavoli di plastica sulla spiaggia libera e Ceralacca” – 22 Stanco delle nostre discussioni da bar su Carola ho interpellato il professore – 23 I biscegliesi sono preoccupati per l’ospedale

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sabato 13 Luglio 2019

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