Con la riconferma di Amedeo Bottaro a candidato sindaco per il centrosinistra ed un nome unico per le liste di centrodestra, Trani alle elezioni del 2020 avrà minimo 5 candidati sindaco. Soltanto due però sono i certi già proposti: Tommaso Laurora (Italia in Comune) e Attilio Carbonara (lista civica, non definita). Il terzo nome certo ma con una sola riserva, è quello di Antonio Procacci, leader del Movimento Trani a capo.
Intervistato da Francesco Rossi, sulle poltrone di Teledehon, nello speciale intervista dedicato alla politica, Procacci ha dichiarato che “Trani a capo ci sarà per l’ultima volta. Come abbiamo sempre detto non facciamo questo di lavoro, io e tutti gli amici del movimento siamo a disposizione della città se la città lo vuole e se anche questa volta la città non ci vuole ad amministrare, torniamo tutti a farci da parte e continueremo la nostra vita da cittadini lasciando il posto ad altri”.
“In questi anni siamo stati protagonisti, con un’opposizione coerente e non a singhiozzo come tanti altri. Se la città decide di chiudere con il passato ma per davvero, chiudendo la porta a doppia mandata, noi siamo pronti a governare. Altrimenti l’esperienza di Trani a capo finisce qui. Noi cinauguriamo naturalmente che i cittadini vogliano finalmente cambiare. Diciamoci la verità non è chencambiare il sindaco significa cambiare e chiudere col passato perché poi unnsindaco se si porta dietro gente che comunque sta lì da 15-20 anni, se si portandietro anche dirigenti o funzionari comunali facentinfunzioni che stanno lì da una vita che hanno avuto condanne passate anche inngiudicato e stanno sempre lì, il passato è sempre presente”.
“Sarà candidato sindaco di Trani a capo perché gli amici di Trani a capo mi hanno chiesto di ricandidarmi, vogliamo presentarci con più liste ma vi annuncio che stiamo lavorando, ci piacerebbe insomma fare un percorso comune con il movimento 5 stelle perché ènil percorso più naturale. Alla fine abbiamongià lavorato insieme tutti questi anni su tanti argomenti sia in consiglioncomunale che fuori dal consiglio monumento, il Movimento 5 stelle in questo momento nonnguarda più verso il Partito Democratico ma a me il dibattito nazionale minappassiona come professionista dell’informazione ma non mi appassiona comenattivista politico. Noi parliamo con loro perché noi parliamoncon le persone del movimento 5 stelle a Trani e sono persone che a noinpiacciono, con cui condividiamo le stesse idee e quindi con cui ci piacerebbenfare un percorso comune anche alle elezioni. Poi ci sono una serie dinimplicazioni perché loro comunque mentre noi siamo a livello cittadino e quindi decidiamo noi cosa fare, loro ovviamente sono inseriti in un contesto più ampio cui devono dar conto”.