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​C’è il via libera, a Trani si torna sulla cresta dell’onda con il Flamingo Surf Club

Vincenzo Avveniente
Davide D'Amato (sx)
L'ultimo Dpcm consente la pratica di sport acquatici, secondo determinate condizioni: storia e progetti di surfisti made in Puglia
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La ripresa degli sport praticati individualmente in questa nuova “fase 2” coinvolge anche Trani ed i suoi amanti delle onde, i surfisti del Flamingo Surf Club Puglia che con tavole sotto braccio hanno già avuto modo di riprendere le attività in mare. A garantire tale possibilità è stato lo stesso Dpcm del 26 aprile scorso, il quale ha specificato, tra le risposte alle domande frequenti (FAQ), che “le attività di surf, sup, wakeboard e sci nautico svolte individualmente rientrano nell’attività motoria e sportiva prevista, nel rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie e del divieto di assembramento in occasione della preparazione, dell’esecuzione e della conclusione di tali attività, oltre che per l’accesso e l’uscita dai luoghi di svolgimento di tale attività”. A rafforzare questa previsione normativa, inoltre, è arrivata l’ordinanza regionale del Presidente Emiliano n.221 che ha fornito le Disposizioni Applicative in materia di attività sportive all’aria aperta.

I surfisti del Flamingo Surf Club, nonostante la forzata assenza dal mare protratta per tutta la prima fase di questa emergenza, non hanno perso l’opportunità per continuare le attività fuori dall’acqua anche durante la quarantena. Numerosi appuntamenti lanciati sui canali social dell’associazione hanno permesso ai partecipanti di mantenersi in contatto, di approfondire la storia del club, di conoscere dinamiche di approfondimento a tutto tondo sulla disciplina ed, infine, anche di tenersi in allenamento. Nello specifico, il Flamingo Club ha proposto surf trainings mattutini e funzionali alla disciplina, interessanti chiacchierate con soci fondatori e compagni di altri gruppi surfisti, oltre che una serie di focus con ospiti esperti su argomenti annessi al surf quali la meteorologia, la costruzione di tavole, l’ecologia, la fisioterapia e tanto altro.

Una realtà nata nell’estate del 2018 sulle coste tranesi e in pieno consolidamento, quella del Flamingo Surf Club, la cui storia recente affonda le radici nelle esperienze di Alessandro Grande, un giovane tranese amante del surf. Fondatore del gruppo “Flamingo” con Davide D’Amato, di origine andriese e vice-presidente dell’associazione, Alessandro rivela di aver iniziato a praticare surf proprio sulla costa tranese nel lontano 2007. Esperienze in lungo e in largo per il mondo l’hanno spinto sempre più a credere nel valore della Puglia quale “posto meraviglioso in cui poter vivere il mare tutto l’anno”, tanto che è proprio su questi tratti di costa che inizia la sua attività da istruttore di surf. A partire dal 2015 inoltre, durante il suo percorso di studi universitari in ingegneria, coltiva la passione per la costruzione di tavole da surf, poi diventata anche una professione con l’apertura del negozio Maia Shapes.

In quasi due anni il Flamingo Surf Club Puglia ha ottenuto sia il riconoscimento da parte della Decathlon, sancendo quindi l’ufficialità del progetto, e sia l’avvio della collaborazione a fianco dell’organizzazione “Surf Week”, con i quali condivide l’obiettivo di apportare un nuovo modo di fare vacanza ed esperienze sul territorio pugliese. Prossimo obiettivo è poi il riconoscimento all’interno della FISW (Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard), mentre sono già iniziati i lavori per la sede dell’associazione affacciata sul mare, un’oasi in zona Trani Boccadoro: nel nascente “Eco Surf Village” si respirerà a pieno polmoni un’aria fatta di sport e vita “selvaggia”, aggiunge Alessandro.

Proprio quello situato a Boccadoro è uno degli spot solitamente scelti per la pratica del surf in città, insieme alla spiaggia di Colonna, insenatura della Baia dei Pescatori ed al tratto di costa adiacente al chiosco-bar “4M” sul lungomare Cristoforo Colombo. A dispetto di quel che può essere un luogo comune, Alessandro spiega come proprio la città di Trani sia maggiormente indicata per il primo approccio alla disciplina: il mare che bagna la costa tranese offre le onde giuste per i principianti, soprattutto grazie alla particolare posizione quasi strategica della Perla dell’Adriatico, protetta al punto giusto dal Gargano per quanto concerne i venti più forti. Quella che può apparire una limitazione si rivela in realtà un vantaggio tanto che numerosi surfisti pugliesi anche provenienti da città come Monopoli o Torre Canne, scelgono Trani per migliorare la propria tecnica.

Oltre un centinaio di persone, ci dice il presidente dell’associazione Alessandro, si sono avvicinate al Flamingo Club per scoprire questa disciplina assolutamente nuova al territorio pugliese, ma già praticata sul territorio italiano fin dagli anni ‘80 prettamente sulle coste a nord-ovest della penisola quali quella ligure e quella toscana. E allora spazio ai “flamingos”, probabilmente prima vera generazione di surfisti pugliesi, di cui sentiremo sicuramente parlare ancora: gli occhi dei curiosi passanti non potranno fare a meno di scoprire, onda dopo onda, questa nuova ed affascinante disciplina sportiva.

domenica 10 Maggio 2020

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