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Adinolfi contro il logo del Giubileo: “È il Gay Pride? Proprio l’arcobaleno dovevano scegliere?”

La Redazione
Mario Adinolfi
Il tranese Giacomo Travisani, autore del logo scelto dalla Santa Sede, ha scelto di non rispondere alle provocazioni salvo valutare eventuali azioni in opportune sedi
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Non risponderà alle "provocazioni" delle ultime ore, Giacomo Travisani, autore del logo scelto dalla Santa Sede per rappresentare il simbolo del Giubileo 2025. Mario Adinolfi, scrittore, politico e giornalista italiano, ha commentato così la notizia della scelta del logo: "È il Giubileo o un Gay Pride? Proprio l’arcobaleno dovevano scegliere nel logo? Chi inaugura, Malgioglio perché si chiama Cristiano?". L'ironico e provocatorio post ha fatto il giro del web ed oggi Adinolfi è tornato sulla vicenda pubblicando un post con alcune foto personali del 50enne tranese, estrapolate dal suo profilo Facebook. "Ho scritto a Giacomo Travisani, l’autore del logo del Giubileo 2025, single 50enne di Trani, di professione massaggiatore, complimentandomi per il suo successo. Credo ad aver contribuito non poco a renderlo famoso e a far sì che scrivessero finalmente il suo cognome senza storpiarglielo" scrive Adinolfi. Poi prosegue con illazioni e riferimenti provocatori prima di porgere le sue scuse e chiudere con un "Viva il Giubileo, viva Travisani". Giacomo Travisani, contattato da noi, ha preferito non controbattere né rispondere a quanto scritto in questi giorni.

giovedì 30 Giugno 2022

(modifica il 6 Luglio 2022, 18:17)

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