Era il 30 aprile 1994 quando in un PalaAssi stracolmo di gente, forse anche oltre la capienza massima, l’Aquila Azzurra battendo con un secco 3-0 Firenze, veniva promossa in Serie A1. Quello, fu senza dubbio uno dei momenti più alti della storia dello sport tranese, l’Aquila Azzurra è stata infatti l’unica società tranese a gareggiare nella massima serie del proprio sport, un evento che non accade tutti i giorni. In A1 purtroppo quella fantastica squadra ci giocò solo nella stagione 1994/1995 per poi retrocedere in A2. Il presidente Sebastiano Chieppa è una figura d’esempio per l’intero movimento sportivo cittadino dato l’impegno profuso per la sua amatissima Aquila Azzurra e per aver ricoperto la carica di vice presidente della Federvolley. Abbiamo raccolto la sua testimonianza e quella di Franco Caffarella, all’epoca giornalista di Telesveva, della Gazzetta dello Sport e della Gazzetta del Mezzogiorno.
Una giornata indimenticabile per Sebastiano Chieppa che ricorda quegli istanti come un grande momento di festa per lo sport cittadino: «Quel giorno avemmo la soddisfazione di portare la nostra città ai massimi livelli nazionali, perché noi non abbiamo mi fatto nulla per ambizioni personali, ma sempre per contribuire alla crescita e alla notorietà di questa fantastica cittadina che all’epoca non era così tanto conosciuta. Infatti disputando i campionati di A2 e A1 demmo la possibilità alle attività locali di ospitare ospiti di massimo prestigio. È da sottolineare che la squadra era composta quasi totalmente da ragazze pugliesi perché il nostro obiettivo è sempre stato quello di valorizzare il nostro territorio».
Quel giorno moltissimi tranesi affollarono il palazzetto per festeggiare quelle fantastiche ragazze che compirono una vera e propria impresa: «Ricordo che la mattina del match contro Firenze mi chiamò il commissario, scherzando mi disse che il palazzetto aveva una capienza di 600 spettatori e che se fosse successo qualcosa mi avrebbe fatto venire a prendere dai suoi uomini. Beh, quel giorno nel palazzetto c’erano quasi 2000 tranesi». Chieppa è dal 1976 presidente dell’Aquila Azzurra, ma questa denominazione non gli è molto gradita: «Preferisco definirmi presidente operaio perché non voglio avere nessun tipo di autorità, sono uno come gli altri. Sono presidente da tantissimi anni e mi sto accorgendo che a Trani nel mondo dello sport i rimpianti stanno superando i ricordi, c’è una decadenza generale, purtroppo quei tempi dell’A1 non possono e non devono tornare più. La pallavolo non ha futuro qui a Trani, non c’è speranza per lo sport, si pensa più alla quantità che alla qualità».
Franco Caffarella invece visse quel 30 aprile 1994 da giornalista e l’unico materiale visivo che ci giunge oggi è proprio un suo servizio per l’emittente televisiva, Telesveva: «Quella squadra fece un miracolo, erano senza sponsor e con una squadra di sole pugliesi e due straniere. La partita con Firenze fu un momento unico per la società e per la Città di Trani. Ricordo benissimo le giocatrici della squadra e soprattutto ricordo che l’obiettivo della società era la valorizzazione delle atlete locali che ha portato poi ragazze come Ida Taurisano o Anna Vania Mello a giocare per le più importanti squadre nazionali e portare a causa traguardi storici come la vittoria del Mondiale del 2002 della stessa Vania Mello, ma anche di campionati, coppe Italia e supercoppe. Il signor Chieppa non ha bisogno di presentazioni, ha fatto qualcosa di straordinario e ne ha poi avuto la conferma diventando vice presidente della FIPV».