Il concerto

“Se crederai. La prigionia – Il deserto – La liberazione”: sabato 23 marzo il concerto meditazione dei Polimniae Voces

Aurora Bucci
Aurora Bucci
il Coro Polifonico tranese Polimniae Voces
Nella serata di sabato 23 marzo, alle ore 20, presso la chiesa di San Francesco di Trani il Coro polifonico Polimniae Voces presenterà il concerto meditazione “Se crederai. La prigionia - Il deserto – La liberazione” in collaborazione con l’Apulia Sinfonietta Young Academy.
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Dopo numerosi concerti e collaborazioni, il coro polifonico tranese Polimniae Voces inaugura il 2024 costituendo l’“Associazione Musicale Culturale Polimniae Voces”. Sabato 23 marzo il coro, in collaborazione con l’Apulia Sinfonietta Young Academy, proporrà presso la Chiesa di San Francesco il concerto meditazione “Se crederai. La prigionia – Il deserto – La liberazione”.
Credere vuol dire rinnovare quotidianamente la propria speranza e la musica non può che essere un mezzo privilegiato per accostarsi alla Pasqua. Con questo spirito, attraverso l’esecuzione di brani incentrati sul mistero pasquale, si farà un salto nel passato di alcuni millenni fa per ripercorrere in musica lo stesso percorso che il popolo ebraico ha vissuto, passando dalla prigionia alla gioia della liberazione. Ingresso libero.

mercoledì 20 Marzo 2024

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Annalisa
Annalisa
1 mese fa

Magari oltre al popolo ebraico pensiamo un po’ anche al popolo palestinese, al quale viene negato anche il cibo oltre alla libertà. E vogliono spingerlo nel deserto, del Sinai, a colpi di bombe

Savio
Savio
1 mese fa
Rispondi a  Annalisa

Non credo proprio che il concerto sia un elogio alla politica del governo israeliano, nè tantomeno un riferimento alla attuale questione in medio oriente.
Credo che il riferimento alla storia biblica sia completamente apolitico e corrispondente solo alla tematica che concerne ciò che verrà trattato nel concreto.
A volte il nostro interesse all’attualità può rischiare di alterare il nostro buonsenso nei confronti della storia o delle tematiche teologiche/antropologiche… il tutto rischiando di cadere nel populismo più becero che sicuramente non aiuta il popolo palestinese in questo momento

Annalisa
Annalisa
1 mese fa
Rispondi a  Savio

Non credo possa sfuggire a nessuno il fatto che il popolo che ha subito il genocidio lo stia compiendo a sua volta, come “certificato” dalla Corte Internazionale di Giustizia, non certo un ente becero o populista.