Continua la contestazione del consigliere M5S Vito Branà in tema di urbanistica in città dopo l’intervento presentato allo scorso Consiglio comunale sull’allineamento del nuovo immobile di via Malcangi, e relativa altezza del muro perimetrale, e sull’edificio in costruzione tra via Zara e Lungomare Colombo. A muso duro, con la nota di quest’oggi, contro il Sindaco Amedeo Bottaro che viene accusato di inerzia e colpevoli ritardi su numerose questioni: i problemi legati all’urbanistica, scrive Branà, sono scaricati dal primo cittadino direttamente al precedente operato del centrodestra e “pensa ad autocelebrarsi nelle interviste e nei suoi interventi-arringa in consiglio comunale, pensa alle grandi opere pubbliche che chissà se verranno mai avviate e portate a termine e quanto saranno realmente utili alla comunità, schiva o ignora gli attacchi dei cittadini e delle (poche) associazioni che con la schiena dritta continuano ad avere spirito critico e finge che tutto vada bene”.
La critica muove su punti precisi, elencati come ‘colpevoli ritardi’: “nel portare in consiglio comunale le ormai improcrastinabili e necessarie varianti al PUG per scongiurare il pericolo di vedere edificare torri svettanti nelle zone urbanizzate, di vedere scomparire la cintura periurbana di verde e parcellizzare la campagna suddivisa in lotti lillipuziani senza nemmeno un indice minimo di piantumazione; ritardi nel provvedere alla costituzione dell’ufficio di piano urbanistico; ritardi nel predisporre il piano dei servizi che individui le strutture di interesse pubblico o pubbliche di cui il Comune ha bisogno, studiato quartiere per quartiere; ritardi nel nominare il rappresentante della minoranza in seno alla commissione urbanistica comunale; ritardi nell’aggiornare il piano urbanistico adeguandolo alle sentenze dei tribunali amministrativi che lo hanno ormai pesantemente modificato; ritardi nel tutelare i beni immobili che sono sottoposti al solo vincolo PUG, esortando la Soprintendenza ad apporre un vincolo d’insieme su tutti i beni architettonici elencati nelle tavole e individuando quegli immobili di particolare pregio che andrebbero sottoposti anche a misure di tutela indiretta in materia di altezze e distanze. All’elenco potrebbero aggiungersi le errate e/o discutibili interpretazioni del PUG che in città stanno portando incrementi abnormi e anomali di volumetrie, con disallineamenti lungo le vie principali, distanze non regolamentari, ecc.”
“Incomprensibile – aggiunge Branà – perchè il Sindaco non rinunci alla carica di Assessore all’urbanistica che detiene quasi ininterrottamente da 8 anni”. Infine, un attacco diretto alla maggioranza: “I piani di lottizzazione vengono approvati in Giunta e non più in consiglio comunale, grazie a tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza, ad eccezione del sottoscritto, che decisero di non discuterne democraticamente nell’assise comunale, lasciando tale ruolo alla ristretta cerchia di sindaco e assessori. Capisco i consiglieri di maggioranza che hanno l’assessore di riferimento, ma gli altri? I pareri consultivi nella commissione urbanistica vengono rilasciati dai membri, tutti scelti dal Sindaco che è anche Assessore, in assenza di esponenti della minoranza, ed i dirigenti dell’area urbanistica da anni sono solo di passaggio. L’urbanistica è diventata di competenza più dei politici che degli urbanisti? Credo sia giunto il tempo di pretendere risposte immediate da parte del Sindaco” conclude il consigliere pentastellato.