Il dato

La linea Barletta-Trani-Bari nella “flop 12” delle peggiori tratte ferroviarie italiane

Vincenzo Avveniente
Vincenzo Avveniente
Treno, stazione di Trani
Un record tutto negativo evidenziato nell'ultimo report Pendolaria di Legambiente
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La tratta ferroviaria Barletta-Trani-Bari si aggiudica un nuovo record, tutto negativo, con l’inserimento nella classifica delle dodici tratte peggiori d’Italia. La “flop 12” è stata comunicata da Legambiente nell’ambito del report Pendolaria 2024, focus sulla situazione del trasporto ferroviario nazionale. “Persistono differenze marcate sulla qualità e quantità del servizio, in particolare tra nord e sud e tra linee principali e secondarie” scrivono gli autori “e dove le prospettive non sembrano di certo incoraggianti. L’eterna rincorsa all’annuncio sulle grandi opere ha spostato ancor di più l’attenzione rispetto ai veri problemi di chi si muove in treno ogni giorno, ignorando l’importanza di avere servizi efficienti e puntuali. Il rischio concreto è ignorare le “piccole” opere che farebbero grande il Paese: raddoppi e passanti ferroviari, potenziamenti e velocizzazioni, nuove stazioni, elettrificazioni”.

Trenitalia ha dichiarato tuttavia che nel 2023 il numero di viaggiatori è in positivo. Sul territorio nazionale per i Frecciarossa si è registrato un aumento del +7% rispetto al 2019, per gli Intercity +10% rispetto al 2019 e per il trasporto regionale +18% sempre rispetto al 2019. Un dato positivo per la Puglia è il quarto posto, dietro Lombardia, Lazio e Campania, in quanto a numero di corse giornaliere effettuate (dato del 2022) che ammonta a 897, senza considerare le corse di Italo Treni all’interno della statistica: un dato in controtendenza rispetto al deludente zero che indica i finanziamenti, dunque nulli, effettuati dalla regione Puglia sul comparto ferroviario regionale. Un investimento mancato. 

Ma veniamo dunque alla nostra città, inserita nella ribattezzata “flop 12” delle tratte peggiori d’Italia per quanto riguarda la linea Adriatica nel tratto Barletta-Bari che arriva a Pescara. Nel 2023 le tre parole cardine all’ordine dei problemi sono state: incendi (in prossimità dei binari), ritardi e guasti, senza contare il sovraffollamento che spesso ha causato la cancellazione di viaggi. I pendolari, chiaramente, coloro che ne risentono maggiormente. Tali gravi disagi, che si verificano in particolare nella tratta compresa tra Bari Santo Spirito e Bari Palese, e che hanno portato ad una recente interrogazione in Senato considerata l’intollerabile situazione per lavoratori e studenti. Nel quartetto meridionale della classifica, oltre la tratta che passa da Trani, ci sono anche le ex linee circumvesuviane, la linea Catania- Caltagirone-Gela e la linea Jonica.

venerdì 16 Febbraio 2024

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franco
franco
2 mesi fa

eppure PRIMA negli anni 60 70 vi era l’assalto-per dire- alla stazione di TRANI