La provinciale Corato-Trani
Gli sviluppi

Nel piano della BAT un progetto per rifare l’asfalto della Corato-Trani

Giuseppe Cantatore
Giuseppe Cantatore
Qualcosa si muove sulla situazione della provinciale recentemente tornata sulle pagine di cronaca a causa della sua pericolosità. «L'intenzione è intervenire sui tratti più compromessi della strada» spiega Lorenzo Fruscio, dirigente del settore infrastrutture, viabilità e trasporti della BAT
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Poco più di 400mila euro per sistemare l’asfalto della Corato-Trani. Qualcosa si muove sulla situazione della provinciale recentemente tornata sulle pagine di cronaca a causa della sua pericolosità.

Il progetto di riqualificazione del manto stradale è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche – di prossima approvazione – della provincia Barletta-Andria-Trani ed è candidato a un bando ministeriale. Circa 9 dei 10 chilometri che compongono questo lungo rettilineo pieno di insidie sono infatti dal 2009 sotto la competenza della provincia BAT (dove prende il nome di sp. 12). Il tratto restante, lungo poco più di un chilometro (quello che si percorre uscendo da Corato e proseguendo verso Trani, indicato con la dicitura sp. 238) è invece ancora in capo alla alla Città Metropolitana.

La somma indicata nel piano triennale delle opere, 418mila euro, appare esigua per il rifacimento del manto stradale per tutta la lunghezza della provinciale, ma verrà utilizzata per intervenire nei punti più critici.

La provinciale Corato-Trani
La provinciale Corato-Trani

«La nostra intenzione è intervenire sui tratti più compromessi della strada che verranno individuati dai progettisti» spiega Lorenzo Fruscio, dirigente del settore infrastrutture, viabilità e trasporti della provincia BAT.

Su questo fronte, il punto peggiore appare quello che da Corato scende fino al cavalcavia nei pressi dell’autostrada. In quel tratto, oltre al manto stradale dissestato, ci sono anche numerosi incroci a raso, tanti accessi a terreni e villette e scarsa illuminazione. Circostanze letali se unite all’imprudenza e alla velocità che spesso supera di gran lunga il limite fissato a 80 km/h. D’altronde sedici morti negli ultimi 16 anni fanno senza dubbio della Corato-Trani una delle strade più pericolose del territorio.

«Al momento non è però possibile fare stime sulle tempistiche dei lavori» precisa il dirigente. «Spero che nel 2024 si possa procedere con il bando di gara. Tutto sarà più chiaro non appena sarà approvato il piano».

Il rifacimento dell’asfalto – auspicando tempi celeri – contribuirà ad elevare il livello di sicurezza della strada. Ma, paradossalmente, potrebbe mettere i veicoli in condizione di percorrere la provinciale ancora più velocemente di quanto già si faccia. Da questo punto di vista quali provvedimenti – autovelox, dissuasori, illuminazione e simili – potrebbero realisticamente essere presi?

«Non appena possibile – conclude Fruscio – ho in mente di attivarmi sulla sicurezza stradale e di fare una programmazione che riguardi tutti i 630 chilometri di strade di competenza della provincia BAT, partendo da quelle messe peggio».

L'impianto di illuminazione allo svincolo per Corato

Nel breve tratto di competenza della Città Metropolitana, a ridosso dello svincolo per Corato, il manto stradale non è in condizioni disastrose. Il problema, però, è rappresentato dall’impianto di illuminazione molto spesso completamente spento. I lampioni, quando accesi, rendono molto più sicura la percorrenza di un tratto della sp. 238 in curva e percorso ad alta velocità, nel quale insistono anche la corsia per imboccare il cavalcavia e quella attraverso la quale i veicoli provenienti da Corato si immettono sulla provinciale in direzione Trani. Inutile dire che, anche da questo punto di vista, si attende una risposta da parte dell’ente metropolitano.

martedì 13 Febbraio 2024

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