La situazione tranese

Calcio a Trani, sei anni dopo il primo febbraio 2018: rabbia e scetticismo dallo storico trionfo in Coppa Italia

Jacopo Nugnes
Calcio, primo febbraio 2018: la vittoria della Coppa Italia
Calcio, primo febbraio 2018: la vittoria della Coppa Italia
Ripercorriamo sei anni di storia da quella data, volti, nomi e personaggi che hanno affollato il panorama calcistico tranese
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Calcio, primo febbraio 2018: la vittoria della Coppa Italia
Calcio, primo febbraio 2018: la vittoria della Coppa Italia

Era il 1° febbraio 2018, e in un «Veneziani» gremito da tifosi tranesi, la Vigor Trani trionfava nella finale di Coppa Italia Eccellenza contro la corazzata Fasano. Sono passati ormai sei anni da quella serata storica, che riuscì a riunire un popolo intero sotto la gloriosa maglia a strisce biancazzurre dopo anni bui tra fallimenti e retrocessioni. Quella squadra capitanata da Cantatore realizzò una vera e propria impresa, riuscendo a battere in rimonta il Fasano che poi fu promosso in Serie D grazie alla vittoria del campionato.

Nonostante gli sfavori dei pronostici, i ragazzi di mister Pizzulli riuscirono a ribaltare il risultato da 0-1 a 3-1 con le reti di Arena, Faccini e Lorusso regalando al popolo tranese un momento di gloria che rimarrà per sempre presente negli annali di questa Città. Una boccata d’aria, un sospiro di sollievo per la Trani calcistica che dopo quella fantastica serata iniziò un percorso che portò in un caldo pomeriggio di inizio maggio, più di 2000 tranesi con un sogno nel cuore e qualcosa in più a Firenze. Tra coloro che erano presenti a Monopoli, Firenze, ma anche a tutte le partite casalinghe e in trasferta della Vigor, c’era anche il gruppo ultras «Trani 1929», scioltosi nel 2019, che ha raccontato in parte ai nostri microfoni cosa è successo dopo quella grande e maledetta stagione.

Sono passati ben sei anni, sei anni in cui il Trani è stato gestito per cinque anni dalla famiglia Lanza, prima dal figlio Gianmaria e poi dal padre Mauro. Una famiglia che non sarà mai ricordata positivamente dai tranesi dopo le numerose stagioni raccapriccianti vissute dopo quella vittoria, tra campionati terminati nella parte bassa della classifica e soprattutto con il blasonato nome di Trani contaminato da unioni con altre squadre, realizzate soltanto per portare in alto gli interessi di qualcuno e non di certo il calcio cittadino. Oltre ai Lanza, alla lista si aggiunge anche Danilo Quarto che nell’estate del 2020 decise di prendersi gioco del sentimento di un popolo già scottato da numerose delusioni, promettendo la Serie C, ma abbandonando tutto prima dell’inizio del campionato.

Già dal primo dei sei anni trascorsi, i componenti di Trani 1929 avevano capito quale sarebbe stato il futuro del calcio tranese: «Il personaggio (Lanza, nda) che purtroppo aveva acquisito il Trani era già ampiamente conosciuto, abbiamo provato a contrastarlo inizialmente, ma forse avremmo dovuto fare di più -hanno proseguito- Quello stesso personaggio aveva già fatto fallire molte altre società e infatti nel corso di questi sei anni la Vigor non è quasi esistita, anche se ora c’è una società che ne ha rilevato il titolo». Quell’annata regalò aspettative enormi alla cittadinanza che sia dopo la vittoria, sia dopo la sconfitta di Firenze pensava che ci sarebbe potuto essere un futuro molto più roseo per il Trani: «Chi conosceva le dinamiche interne del Trani calcio, sapeva già che si sarebbe andati incontro a un futuro poco promettente, nonostante comunque il grande potenziale della Città che anche in annate innocue ha sempre supportato la squadra -hanno continuato- Il problema stava proprio nella gestione, perché sapevamo cosa ci avrebbe aspettato e che il ciclo sarebbe poi finito passando da una gestione che con sacrifici e numerosi sforzi cercava di portare tutto avanti, a una come quella del personaggio che ha poi acquisito la società».

Un percorso, quello vissuto in Coppa Italia, che ha improvvisamente riacceso le speranze di un intero popolo, ma che come un fuoco di paglia, si sono subito spente riportando tutti agli antichi fantasmi del passato: «Purtroppo non c’è nessun insegnamento che una Città scottata da anni di delusioni possa trarre da questa situazione -parlando da gruppo organizzato- Noi, come gruppo ultras avremmo forse potuto far di più per contrastare e cercare di mettere fine a quella situazione».

Una circostanza che ha radici nell’amministrazione comunale che durante il corso di queste stagioni si è spesso mantenuta estranea rispetto a tutto ciò che riguarda il mondo calcistico: «Tanto di cappello a voi media che state cercando di ricostruire questa situazione grottesca, ma vi invito a ricercare le cause di questo declino proprio nell’amministrazione. Non è concepibile che a Trani il calcio, rispetto a quello che avviene negli altri comuni, sia un’entità amorfa rispetto alla politica -hanno proseguito- La stessa amministrazione, nelle veci del sindaco, ha dichiarato che il calcio a Trani non è una priorità, la domanda vera da farli è quindi: Quando lo sarà mai?». La ormai ex Vigor Trani è stata rilevata nel 2023 dalla Soccer Trani, al momento quarta in Promozione, ma dal 2019 è anche presente il Città di Trani partito dalla Terza Categoria e ora in Promozione e anche l’Asd Trani nata nel 2022 e attualmente in Terza Categoria. Dopo lo scioglimento del gruppo, alcuni componenti di Trani 1929 stanno seguendo da normali spettatori i match della Soccer Trani: «Seguiamo la Soccer per il sottile filo che la lega comunque alla Vigor, ma vogliamo prima capire le loro intenzioni future perché spesso il primo anno va sempre tutto bene, ma è dopo che si vede la forza della società -hanno concluso- Vincere deve essere la parola d’ordine qui a Trani, è l’unico modo per riavvicinare i tranesi, un po’ come avvenne nel 2018».

Insomma, son passati 2191 giorni contornati da sogni, speranze, voglia di riscatto, rancore e rabbia, 2191 giorni in cui il popolo tranese sentendosi continuamente preso in giro e abbandonato a sé stesso ha sviluppato un solo e unico sentimento: scetticismo. Chissà quindi, se ci sarà qualcuno in grado di rimuovere questo termine dal vocabolario di tutti, in attesa di un altro 1° febbraio.

giovedì 1 Febbraio 2024

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