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Bottaro sogna una seconda biblioteca: “Oggi ha una centralità specifica nella vita degli studenti di tutta la città”

La Redazione
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Bottaro: "Sogno una seconda biblioteca comunale"
"Oggi gli studenti e i tanti utenti che frequentano la biblioteca la vivono e la sentono vicina alle proprie esigenze e necessità. Un luogo dove possono esprimere se stessi attraverso le varie proposte che vengono realizzate”
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“Spero di piantare un seme per replicare questa realtà che ad oggi sta diventando insufficiente per la nostra città”, racconta così il sindaco Avv. Amedeo Bottaro la sua idea futura di biblioteca, durante l’appuntamento con “Dalla Bovio è tutto”, la rubrica settimanale della biblioteca comunale G. Bovio, che attraverso degli ospiti racconta la vita della biblioteca. Nell’ultima puntata, la bibliotecaria e giornalista di questa testata, Ottavia Digiaro, ha chiacchierato con il sindaco della città di Trani, Amedeo Bottaro, che ha ripercorso i suoi anni da studente e ha illustrato le sue idee per il futuro.

“Oggi la biblioteca – racconta il sindaco – ha una nuova centralità nella vita degli studenti. Questa centralità prima non esisteva, io, ad esempio, da studente non ho mai frequentato la biblioteca, perché in passato la biblioteca portava con sé l’idea di un luogo di sola consultazione e ricerca. Oggi è tanto altro: è epicentro della città”.

“La biblioteca ha acquisito, oltre ad una centralità fisica (ricordiamo che la biblioteca prima dell’attuale sede era in alcuni locali in Corso De Gaspari, prima ancora a Palazzo Vischi), una centralità culturale. È evidente che è cambiata l’idea, che non è più quella legata a Palazzo Vischi. Oggi gli studenti e i tanti utenti che frequentano la biblioteca la vivono e la sentono vicina alle proprie esigenze e necessità. Un luogo dove possono esprimere se stessi attraverso le varie proposte che vengono realizzate.”

“Idea futura della biblioteca? Quella di averne una seconda e chissà anche una terza così da raggiungere anche le periferie della nostra città”, aggiunge il sindaco. “Mi rendo conto che la città è in crescita e che ha bisogno di un secondo cuore pulsante forte, ma interconnesso e in rete con l’attuale. Un polo più tecnologico, ma sempre in dialogo con l’attuale che dovrebbe continuare a mantenere la sua vocazione storica, ma al tempo stesso essere al passo con i tempi, un processo che è già in opera. A questa messa in rete dovrebbero poi unirsi tutte le realtà culturali della nostra città, in un unico grande dialogo”.

giovedì 26 Ottobre 2023

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