Allo stadio Nicola Lapi, il Città di Trani fa gli onori di casa contro il Don Uva di Bisceglie. Dopo un primo tempo scialbo, la seconda metà di gara si è dimostrata tutt’altro che noiosa con gli ospiti che hanno realizzato due reti, subendone uno a tempo quasi scaduto. Tre le espulsioni che hanno caratterizzato l’ultimo quarto d’ora di gara.
Con il ritorno in gradinata del tifo organizzato degli Irascibili (quest’anno festeggiano i 35 anni di attività) e la buona affluenza di pubblico, anche l’atmosfera che si torna a respirare è piacevole. Sul rettangolo verde, invece, le due compagini non sono intenzionate a perdere tempo. Sono proprio gli ospiti, oggi in tenuta gialloblù, i primi a far paura, impegnando Ndiaye. Dopo due minuti il Trani si è affacciato in area biscegliese, ma senza creare problemi alla difesa. Ci ha riprovato al 36′ con un bel colpo di testa in area che finisce di poco alto.
La ripresa è risultata infausta per il Città di Trani che ha subito rete da palla inattiva: sfortunata la sponda involontaria di un difensore biancoazzurro che ha consegnato il pallone all’ avversario. Lo svantaggio ha spinto dunque la squadra a sbilanciarsi, subendo tre contropiedi nel giro di appena dieci minuti. Non mancano le occasioni: al 17′ del secondo tempo il portiere del Don Uva, Troilo, compie un doppio miracolo prima sul colpo di testa, salvando sulla linea, poi lanciandosi con i pugni sulla ribattuta.
Proprio quando il Trani sembrava essere riuscito a schiacciare gli avversari, è costretto a giocare in 10 per l’espulsione di Zonno. Il Bisceglie ne ha approfittato e ha raddoppiato poi alla mezzora con una gran punizione di Conte che ha bruciato i guantoni di Ndiaye. Al 40′ Preziosa (Don Uva) ha atterrato Toure a centrocampo, costringendo l’arbitro ad estrarre il cartellino rosso. Nei minuti finali, saltata ogni tattica, il Don Uva ha rischiato di arrotondare ancora di più il punteggio, ma Ndiaye e la traversa hanno negato questa gioia. Nell’ultimo minuto di gioco Toure è riuscito a segnare l’1-2 ma la sua insofferenza nei confronti di un difensore avversario gli è costata l’espulsione.