Una cena al mare per fuggire dalla calura cittadina, mangiando e condividendo pizze e panini. Nulla di male se non fosse il modo in cui i contenitori sono stati abbandonati: un male per gli occhi di chi visita o frequenta le spiagge e per la spiaggia stessa nel caso incivili o animali avessero iniziato a sparpagliare i rifiuti lungo la spiaggia. I protagonisti della cena sulla spiaggia dello scoglio di Frisio ieri, trovando i bidoni della differenziata stracolmi, hanno lasciato cartoni e buste in questa maniera. Due vacanzieri, affezionati alla nuova spiaggia dello scoglio di Frisio, ci hanno inoltrato le due foto che vi mostriamo. La pulizia della città passa anche dalla responsabilità (e organizzazione) di ognuno di noi cittadini.
Il fatto
Trani, cene al mare e rifiuti: scoglio di Frisio stracolmo di cartoni di pizza
La scena capitata stamane dinanzi agli occhi di due vacanzieri
Io una idea ce l’avrei: riportare i cartoni della pizza alla pizzeria. Dovrebbero vietare gli involucri come avviene (o dovrebbe ) per le bottiglie
la pulizia e la civiltà passa anche da noi cittadini ma, scusi redazione, l’organizzazione invece TOCCA LA RESPONSABILITA’ dell’AMIU che colpevolmente raccoglie con ritardo i rifiuti abbandonati sia da privati che dagli esercizi commerciali viciniori e si intravedono gli estremi.- sanzionare i cittadini ma anche segnalare le attività che debordano i loro scatoloni e simili.- già fatto dallo scrivente ma come vedo inutilmente.-
come mai non avete pubblicato il mio post di ieri? era ed è la sacrosanta verità. abbiamo da temere rappresaglie dall’AMIU o altri?
Hahahaha vai franco, il terrorista dell’AMIU
Sembra molto evidente che la colpa non e’ dell’incivilta’ di qualcuno ma dell’insufficenza delle strutture preposte alla raccolta dei rifiuti.
se si legge bene quello che ho scritto l’inizio è una pura e semplice notizia più volte ribadita…cioè la colpa è e rimane dei nostri simili(magari tra questi anch’io) ma ciò non toglie la eventuale disorganizzazione dell’AMIU che mi pare evidente. cetro non degli operatori -quasi tutti oberati di lavoro-