Se Melpignano ci è arrivata oltre 10 anni fa e Legambiente indicava il 2022 come l’anno in cui la Puglia avrebbe vissuto lo sprint per le comunità energetiche, Trani lavora per il triennio 2023-2025 sulla spinta del DUP approvato in Consiglio comunale a fine aprile. Dopo un passaggio in giunta, il dirigente dell’Area finanziaria ha determinato l’affidamento della fase di supporto della costituzione della Comunità energetica a Leganet srl di Roma, partecipata della Lega delle Autonomia Locali, specializzata nell’affiancamento degli enti locali in processi di innovazione.
Grazie alle tecnologie dell’energia distribuita e alla responsabilizzazione dei consumatori, le CER sono divenute un modo efficace ed economicamente efficiente di rispondere ai bisogni e alle aspettative dei cittadini riguardo le fonti energetiche, inoltre rappresentano una soluzione alla portata di tutti i consumatori che vogliono partecipare alla produzine, consumo e condivisione dell’energia in maniera diretta, le iniziative di una Comunità energetica vertono principalmente sull’approvvigionamento a prezzi accessibili di energia da fonti specifiche come le rinnovabili, per i membri o i soci, piuttosto che privilegiare il fine di lucro come le imprese di energia elettrica tradizionali.
La scelta sul cambio di rotta andrebbe incontro alle esigenze di Amet Spa: il DUP 2023-2025 ha tra i propri indirizzi programmatici ed obiettivi le spese di funzionamento delle società partecipate tra le quali l’Amet Spa per la quale in seguito alla liberalizzazione del mercato dell’energia sarà necessario intercettare al meglio le possibilità sul mercato energetico stesso, non escludendo un eventuale interessamento a quello della produzione da fonti rinnovabili.