Un bagno per ogni aula, un giardino per ogni aula, arredi modulari per spazi alternativi, una scuola che sarà all’avanguardia. È la fotografia immaginata dal progetto definitivo della scuola Papa Giovanni XXIII, per la quale il sindaco ha dato un termine: “Entro il 2026 questa scuola dovrà essere pronta. Quando l’abbiamo chiusa il primo a soffrire sono stato io. Voi potete prendervela con me, io non posso prendermela con nessuno, ho dovuto rispettare il diritto alla salute, alla sicurezza”. Il primo cittadino, Amedeo Bottaro, interviene così durante l’incontro tenutosi in settimana nella parrocchia Angeli Custodi, la tavola rotonda alla quale hanno partecipato dirigenti scolastici, istituzioni, associazioni e la comunità parrocchiale e del quartiere per discutere sul tema delle “Comunità educanti”.
Il Comitato di quartiere via Andria, rappresentato dal vice presidente Emilio Casiero, ha dato lettura di una nota nella quale sono stati elencati con toni decisi tutte le criticità, le carenze di un quartiere che rispetto ad altri quartieri della città si sente svilito e poco curato. “Qui, con i finanziamenti del Pnrr, impegneremo 18 milioni di euro per dare nuove aree verdi al quartiere. Nessuno lo ha fatto prima e non credo ci siano altri quartieri che hanno ricevuto attenzione migliore. Quei soldi li spenderemo qui, non a Capirro”. Sulla situazione dell’ex Pinetina di via Andria, il primo cittadino commenta: “È nata storta, lo sappiamo. Ma quante cose sfuggono al nostro volere? Ora io come sindaco e come amministrazione non possiamo far altro che porre rimedio, intervenire per eliminare quella ghiaia, capire cosa fare con il verde. Ma vi chiedo comprensione, perché se c’è solo spirito di demolizione non si va da nessuna parte”.