“L’anno che la scuola finì a marzo”, il libro del docente tranese Luca Loizzi
Quando si dice ‘nuovi amori possono sbocciare tra i banchi di scuola’ non vale solo per gli studenti. Luca Loizzi, docente tranese e scrittore, nel suo libro “L’anno che la scuola finì a marzo” racconta il cambiamento che la scuola ha affrontato durante la pandemia, attraverso l’esperienza di un giovane professore. Tra aneddoti, esperienze di insegnamento in diverse parti d’Italia e lezioni in dad, il protagonista è disposto ad accompagnare in gita la sua classe (cosa che lui ha sempre evitato) pur di conoscere meglio la collega del quale si è invaghito. Una scelta che gli cambierà per sempre la vita. Un romanzo che si rifà alle vicende personali dell’autore, ma che non disdegna di andare oltre e riflettere su come il Covid abbia modificato il rapporto docente-studente e gli stessi rapporti personali tra ragazzi
Diciamo l’anno che il presidente Emiliano impose ai ragazzi la famigerata Didattica a Distanza e nonostante le proteste legittime dei genitori andò avanti nel suo progetto anche nelle aule del TAR.
Tutto organizzato per favorire la “digitalizzazione” dell’ l’insegnamento. Un enorme regalo alle compagnie telefoniche e ai produttori di PC e cellulari.