Trani, piazza Tomaselli e Longobardi: la sfida della convivenza tra movida, residenti e turismo

Fabio Pengo, Aurora Bucci, Sergio Fanelli
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L’inquinamento acustico da attività commerciali disturba il quieto vivere cittadino e cause conseguenze nefaste tanto sui residenti quanto sulle realtà ricettive in zona, che non godono della serenità necessaria. Ma i gestori dei locali ci mettono buona volontà di raggiungere compromessi
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L’inquinamento acustico da attività commerciali disturba il quieto vivere cittadino e cause conseguenze nefaste tanto sui residenti quanto sulle realtà ricettive in zona, che non godono della serenità necessaria. Ma i gestori dei locali ci mettono buona volontà di raggiungere compromessi
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Trani, piazza Tomaselli e Longobardi - Venerdì 14 aprile: ore 2

Prima via Lagalante, poi piazza Longobardi, oggi Piazza Tomaselli. E proprio in quest’ultima piazza si gioca la sfida della convivenza tra “movida”, residenti e attori principali dell’accoglienza turistica (i B&B). Abbiamo provato ad ascoltare i protagonisti di quanti vivono, lavorano e sono coinvolti in questa convivenza non sempre facilissima. L’estate, un’altra estate, è vicina e abbiamo voluto provare a raccontarvi quale sia la situazione. Avremmo voluto sentire l’opinione dell’assessore Cecilia di Lernia, con delega alla cura di luoghi e spazi pubblici, che ha preferito, tuttavia, non rilasciare dichiarazioni nonostante abbia affermato di essere a conoscenza del clima teso e delle diatribe tra residenti ed esercenti: “Spero che la questione si possa risolvere bonariamente quanto prima” è l’unica dichiarazione rilasciata.

Residenti fissi e turisti mordi e fuggi – Non sono solo i residenti a lamentare il mancato rispetto della quiete pubblica del quartiere. Abbiamo raccolto la testimonianza da parte di uno dei B&B della zona, che vanta recensioni e valutazioni importanti su ogni portale pubblico e il cui punto di forza è proprio l’ubicazione nel cuore del centro antico, che dovrebbe garantire tranquillità agli ospiti, nella bellezza del centro storico cittadino. “Noi dovremmo offrire riposo e serenità, soprattutto ai turisti che si aspettano di godere di un certo tipo di relax. È chiaro che i locali debbano svolgere un certo tipo di attività. Il problema è che, inevitabilmente, le loro esigenze non sono assolutamente compatibili con le nostre. Ci tengo a precisare questo: il problema principale non sono i locali quanto la presenza di un’amministrazione totalmente indifferente alle necessità dei residenti”.

L’ultimo arrivato in zona è il “Tom”, locale aperto nell’ottobre del 2022 e protagonista anche di pagine di cronaca cittadina per l’iniziativa-provocazione della serata maleducata. Una provocazione lanciata anche ai residenti stessi con i quali più volte si sono incontrati e confrontati. Dalla voce dei residenti: “Abbiamo chiamato più volte le forze dell’ordine nel corso delle serate ma ci è sempre stato risposto che la musica rispettasse le regole. Sembra che le sole esigenze prese davvero in considerazione siano quelle dei proprietari del locale, a scapito delle nostre esigenze di residenti”. E sui momenti di confronto: “Sembra quasi che non ci sia concesso lamentarci, quando in realtà è un dato di fatto che in zona ormai non si riesca più a dormire, né a star sereni durante le altre ore del giorno poiché capita spesso che, anche durante l’ora di pranzo e nel primo pomeriggio, i ragazzi organizzino karaoke e momenti conviviali suonando la chitarra, non rendendosi conto di disturbare chi vuol riposare”.

A causa delle ultime recensioni ricevute da alcuni Bed and Breakfast, nelle quali gli ospiti descrivono la struttura come non idonea a causa della rumorosità dei locali vicini, sorgono spontanee le domande di chi ha questa tipologia di attività in zona: “Probabilmente questa tipologia di attività non sono compatibili con la zona del centro antico e abitato e il sindaco invece non si pone alcuna domanda lasciando autorizzazioni senza curarsi di noi residenti”.

 

Piazza Tomaselli è nel bel mezzo di una partita giocata in una piazza che per la propria conformazione si trasforma in una cassa acustica. Siamo stati venerdì 14 aprile, in una classica serata che dà il via alle serate del weekend per vivere il “momento clou”. Poco prima delle ore 2 i locali hanno effettivamente spento le casse esterne: nessuna musica all’esterno ma resta il vociare di avventori e ragazzi che stazionano in zona. E su questo problema i locali possono far ben poco. Per difendere i propri interesse, i residenti hanno costituito un Comitato, il “Comitato di Piazza Tomaselli”, appunto. Un Comitato nato per tutelare il rispetto della piazza stessa e soprattutto per regolare la convivenza tra residenti e tutte le attività, nel nome del buon senso, delle regole del vivere civile e del buon vicinato.

L’ORDINANZA Per il periodo di vigenza dell’ora solare e per le sole giornate del venerdì, sabato e prefestivi, è stata disposta la proroga per i pubblici esercizi delle emissioni sonore sino alle ore 01 e dalla domenica al giovedì sino alle ore 24. Per il periodo di vigenza dell’ora legale e per le sole giornate del venerdì, sabato e prefestivi, è stata disposta la proroga per i pubblici esercizi delle emissioni sonore sino alle ore 02 e dalla domenica al giovedì sino alle ore 01

La tollerabilità acustica si attesta intorno ai 55 db (decibel) e vi sarebbe una soglia di tolleranza di 3,5 db ma le emissioni percepite, assicurano i residenti, sono di misura maggiore. Le misurazioni per ottenere le autorizzazioni, dai locali assicurano siano tutte rientrate nella norma, ma il problema principale resta la natura amplificatrice di piazza Tomaselli. Con uno strumento non idoneo ma utile a “mostrare” con i dati le differenze tra l’orario in cui è consentito emettere musica e le 2 scoccate, vi mostriamo due misurazioni effettuate con un fonometro digitale tramite applicazione su un dispositivo mobile, direttamente dalla piazza, sempre nella serata di venerdì 14 aprile.

SALVAGUARDIA DELL’ECONOMIA, MA QUALE? Il grattacapo di questo confronto tra parti è riuscire a trovare un equilibrio che giovi a tutti. I residenti ed i proprietari dei B&B temono la svalutazione dei beni del quartiere data la frattura nella quiete dello stesso. Da un lato chi si lamenta per ritrovare l’uscio di casa nei vicoli vicino piazza Longobardi imbrattato con urine e feci. Dall’altro canto i gestori dei locali dicono di aver ravvivato la zona prima utilizzata nottetempo da vandali o abbandonata al degrado. E non solo: i ragazzi che gestiscono il Tom hanno lamentato di essere stati vittime di lancio di pomodori, acqua e nel mirino della rabbia di chi passando di lì avrebbe preso a calci le sedie del locale. Il prossimo autunno si prevede nella zona l’apertura di un altro pub o american bar. Quale futuro per piazza Tomaselli?

SAN TOMA, PROTETTORE DELLA DISFIDA Anche i membri della Confraternita del Sacro Cuore Immacolato di Maria Santissima (Rettoria di San Toma) non possono certo ritenersi esterni alla vicenda. Dalle dichiarazioni della sig.ra Lucia Stella, priore della confraternita, siamo venuti a conoscenza di un accordo stipulato a voce con i gestori del Tom, che avrebbero dichiarato di volersi impegnare attivamente affinché i bisogni pratici della Confraternita non vengano ostacolati dall’attività del locale. Presso la rettoria di San Toma le messe si svolgono unicamente il sabato dalle ore 19.00 alle ore 20.00, dunque di norma non si manifestano grosse problematiche, se non in occasione di particolari eventi. Pare che si sia giunti a questo accordo dopo le lamentele sorte durante le funzioni religiose svoltesi lo scorso 24 dicembre. La Confraternita ha chiesto ai gestori del locale di abbassare il volume della musica all’esterno, poiché il regolare svolgimento dell’attività del locale ostacolava la processione del Bambin Gesù. Continua a raccontarci la signora Stella: “Il prossimo 17 giugno, come di consuetudine, festeggeremo la solennità del Sacro Cuore Immacolato di Maria, titolare della congrega presente presso la rettoria di san Toma. Questa celebrazione si svolge all’aperto nella piazzetta, e prevede un’organizzazione scrupolosa e una grande partecipazione da parte dei fedeli. Ci è stato detto che faranno il possibile per venirci incontro, anche stabilendo, se possibile, il 17 giugno come giorno di chiusura. Non ci resta che sperare non si tratti solo di parole, ma di volontà sincera di rispettare le nostre esigenze”.

 

 

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Rocco
Rocco
1 anno fa

I tappi nelle orecchie mascherina sugli occhi e buonanotte.😴