La lettera

Teresa, una donna spinta da entusiasmo strabiliante. Il ricordo di una collega

La Redazione
Teresa, nel ricordo di una delle sue amiche su Facebook
Teresa, nel ricordo di una delle sue amiche su Facebook
Teresa era una Donna riservatissima ma combattiva, sempre pronta ad occuparsi di supportare tutti senza risparmiarsi mai
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Pubblichiamo la lettera di una delle amiche e colleghe di Teresa Di Tondo, giunta in redazione.

“Teresa Di Tondo una cara collega ed amica. Una mamma speciale, una donna con una pazienza inesauribile.

Teresa era una 44enne, mamma di una bellissima, dolcissima e bravissima ragazza. Una Donna quotidianamente spinta da un entusiasmo strabiliante.

Già laureata in scienze dell’educazione da anni, lavorava dal 2015 per servizi di sostegno all’integrazione scolastica in quanto educatrice professionale, ci siamo conosciute così. Sono stata la sua coordinatrice e collega e non sono mai mancati i momenti di confronto professionale. Quando io sono andata via trasferendomi in un’altra città per un nuovo impegno lavorativo, abbiamo mantenuto i rapporti anche grazie al legame che Teresa ha instaurato con altre colleghe, compresa mia sorella.

Teresa era una Donna riservatissima ma combattiva, sempre pronta ad occuparsi di tutti senza risparmiarsi mai. Ha tirato la cinghia e faceva salti mortali per la famiglia. Lavorava al mattino e nel pomeriggio dava ripetizioni privatamente, era instancabile. Era impegnata nel mantenere le relazioni con gruppi sindacali, per la tutela dei nostri diritti, per la tutela dei diritti degli educatori che firmano contratti con cooperative sociali della durata di 8/9 mesi. Tra tutti i problemi legati al lavoro, Teresa ha affrontato tutto con grande grinta e determinazione, andando oltre le mille incertezze.

Teresa manteneva la sua famiglia con rispettabilità, preparazione e impegno, si stava ri-laureando, le mancava un anno al conseguimento della laurea in Scienze della formazione primaria, per sperare di entrare nelle graduatorie scolastiche, per insegnare e sperare di raggiungere una dignità professionale e personale maggiore.

Io non so perché sia successo, forse personalmente ero troppo lontana per ipotizzare o prevedere qualcosa, o forse Teresa non ha mai fatto trasparire nulla, o forse non è stata accolto un suo disagio, un suo seppur piccolo malessere. Non so perché domenica sera sia il suo compagno si sia reso autore di un simile gesto, non lo sapremo mai.

Ma è bene che ogni vittima di femminicidio e tutte le vittime collaterali, prima tra tutte la figlia di Teresa, siano supportate oggi, nel presente e nel futuro.

Teresa ha amato sua figlia senza eguali, diamoci una mano nel restarle vicina e combattere questo tipo di tragedie, evitando che possano accadere ancora”

Lettera firmata, una sua ex collega

martedì 17 Gennaio 2023

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