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Il ricordo dello chef

Morte Raffaele Casale, papà Felice continua la sua lotta per la verità: “Voglio che ognuno assuma responsabilità”

Sono trascorsi 5 anni e mezzo dal giorno in cui Raffaele Casale perse la vita in un incidente stradale avvenuto a Trani, in via Martiri di Palermo, in zona Capirro. Giunse a Trani per lavorare come chef in un noto ristorante della città. La notte in cui ha perso la vita era in compagnia di amici in una villa privata. Decidono di spostarsi per raggiungere la città e mangiare qualcosa. Raffaele è in sella alla sua moto, impatta il cordolo della pista ciclabile e poi si schianta contro un palo. Morì qualche minuto dopo per arresto cardiaco. Dietro di lui, gli amici. Ma su questo punto secondo la famiglia ci sono ancora troppe incongruenze.

La prima inchiesta sull’incidente è stata archiviata, lo chef sarebbe caduto rovinosamente sull’asfalto perdendo il controllo della moto da solo. La famiglia, costituitasi nel procedimento come parte offesa, chiese e ottenne la riapertura del fascicolo con l’iscrizione nel registro degli indagati di una donna. Il Pm aveva chiesto al Gip l’archiviazione del procedimento, ritenendo che la morte di Casale fosse ascrivibile esclusivamente ad una sua imprudenza. In seguito il giudice rigettò l’archiviazione e prolungò di altri sei mesi lei indagini a seguito di incongruenze presentate dai legali della famiglia della vittima. Da quel 16 agosto del 2017, Felice Casale, papà dello chef, è alla continua ricerca di giustizia, si batte affiche la verità, o almeno una spiegazione plausibile su quanto accaduto quella notte, venga a galla.

La Redazione

martedì 17 Gennaio 2023