Il quartiere di via Andria attende gli sviluppi della progettazione sulla Scuola Papa Giovanni XXIII mentre gli abusivi continuano ad occupare ambienti fatiscenti all’interno della stessa, trovando sì un riparo ed una collocazione che rispetti il diritto alla casa ma non può rappresentare la soluzione al problema. Da edificio ed istituto di formazione, crescita culturale, luogo e tempo per elaborare valori e le regole del vivere e convivere in una società, a fantasma di pietra che si presta a luogo di atti illegali. Nell’arco di questi tre anni gli spazi occupati abusivamente sarebbero stati persino “affittati” o usati come merce di scambio.
Oggi, a metà gennaio 2023, è comparso un avviso su un foglio A4 plastificato: pericolo di crollo vietato l’accesso. Probabilmente per sostituire il precedente strappato o rimosso da ignoti tempo fa. La presenza dello stesso però lascia presagire che l’iter di demolizione non comincerà nel brevissimo periodo e che questo cartello sia un modo per permettere al quartiere di deglutire ancora un po’ di degrado. La futura scuola – con il finanziamento delle risorse del Pnrr – sorgerà su 2500 metri quadrati ed ospiterà 266 alunni e alunne di scuola dell’infanzia e primaria.
Tra poco più di due mesi, il 9 marzo 2023, la Papa Giovanni XXIII festeggerà i 4 anni di chiusura. Per ora l’unico regalo è quello in foto: avviso nuovo, messaggio vecchio.