La nota

Trani, nuovi carrelli in materiale riciclabile per la Procura: “Azione concreta per la vera transizione ecologica”

La Redazione
Procura di Trani, nuovi carrelli
Procura di Trani, carrelli trasporta documenti
Il Consorzio Polieco ha fornito alla Procura di Trani di carrelli realizzati da una propria impresa consorziata, quale nell’ambito di un progetto più vasto che presto vedrà nuove forniture per altre sedi pubbliche, da nord a sud del Paese
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Da oggi i fascicoli della Procura di Trani viaggeranno su 10 carrelli portadocumenti realizzati in materiale facilmente riciclabile e con materia prima rigenerata di qualità. La scelta della Procura tranese di dotarsi di prodotti derivanti dal riciclo di rifiuti inseriti in una filiera virtuosa di tracciabilità va nella direzione di sensibilizzare la Pubblica Amministrazione sulla necessità di acquisti verdi, nella consapevolezza che ricorrendo a manufatti prodotti secondo il principio del minor impatto ambientale ed incentivando il mercato di beni in grado di essere valorizzati alla fine del loro ciclo di vita, si può contribuire in modo concreto alla vera transizione ecologica. La normativa ambientale chiede agli Uffici pubblici di avviare pratiche sostenibili. Agli Uffici giudiziari è dunque richiesto, oltre che di svolgere la funzione giurisdizionale in campo ambientale, anche di rendersi attori consapevoli e promotori di buone pratiche ambientali.

Grazie alla sensibilità del Consorzio nazionale dei rifiuti dei beni in polietilene PolieCo, da anni impegnato nella promozione delle buone prassi ambientali, la Procura di Trani ha potuto dotare ogni articolazione dell’Ufficio, di carrelli che, oltre a essere sostenibili, hanno anche il valore aggiunto di essere leggeri e di rendere così più agevole il compito dei lavoratori addetti al trasferimento dei fascicoli.

“E’ l’inizio di un nuovo percorso che porti sempre più Procure e altre Pubbliche Amministrazioni a scelte rigorose e attente nei confronti dell’ambiente. Prevenire la produzione di rifiuti non facilmente recuperabili a fine vita è un’azione da compiere anche tenendo conto che si agisce per prevenire l’inquinamento ma pure per ridurre quelle situazioni in cui trova spazio il rischio di traffici illeciti, con grave danno per l’ambiente e l’economia” scrivono in una nota dalla Procura.

lunedì 5 Dicembre 2022

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franco
franco
1 anno fa

le buone pratiche ambientali cominciano -egregi dirigenti – dal mettere fine allo spreco di carta negli uffici e da voi ce ne è ancora tanto