Una domenica al Museo, anzi, al Castello. Una domenica in famiglia per sfruttare al meglio l’iniziativa “Domeniche al Museo” con una piccola macchia, con una lettera giunta in redazione a firma di una signora che ha visitato il Castello svevo di Trani ed ha voluto denunciare quanto le è accaduto. “Siamo una famiglia “culturalmente attiva”, visitiamo spesso musei in giro per l’Italia. Ho scelto di portare i miei figli a Trani e visitare la mostra delle opere della regina Margherita nel Castello”, scrive Marianunzia.
“Il mio secondogenito pesa oltre 9kg pur avendo solo 7 mesi ed al mio arrivo al Castello mi si invita a lasciare il passeggino e iniziare il percorso. Ho chiesto delucidazioni in merito ma mi è stato ribadito che le regole fossero queste, ho chiesto di poter usare l’ascensore ma mi è stato detto che non sarebbe stato possibile in quanto un operatore avrebbe dovuto lasciare la postazione per accompagnarci e non sarebbe stato possibile, salvo presenza di disabilità”, dice la lettrice. “Ho fatto il giro della mostra con mio figlio in braccio e la mia esperienza non è stata affatto positiva, date le conseguenze del peso su schiena e braccia nell’affrontare un percorso su più piani”.
La Direzione Generale dei Musei, cui abbiamo girato la segnalazione, smentisce categoricamente la destinazione esclusiva dell’ascensore alle sole persone con disabilità motoria “pur essendo stato installato nell’ottica di abbattere le barriere per visitatori con difficoltà motorie, l’elevatore è utilizzabile da chiunque, attraverso manovra di attivazione da parte del personale di vigilanza in servizio”. La richiesta della signora, dicono dalla Direzione, potrebbe essere giunta in un momento di afflusso di pubblico particolarmente consistente, tale da mettere in difficoltà il personale di vigilanza nell’assecondarla nell’immediato. “Siamo dispiaciuti per l’accaduto considerata la politica di inclusione perseguita dal nostro Istituto, invitiamo la signora ad una visita speciale al Castello per tutta la sua famiglia”, concludono.
La signora Marianunzia, nonostante l’episodio, ci tiene a sottolineare che ha voluto segnalare quanto accaduto perché altri possano utilizzare l’ascensore in caso di necessità e consiglia a tutti la mostra perché “merita per la bellezza, così come merita d’esser conosciuta la storia del Castello Svevo”.
e adesso che facciamo? crediamo alla signora o alle scuse della Direzione?
ricordo alla direzione che la signora ha segnalato un problema concreto e credo che non se l’abbia inventato…