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Attestato di prestazione energetica: ecco cosa sapere

Attestato di prestazione energetica: ecco cosa sapere
Nel settore della compravendita immobiliare, l’attestato di prestazione energetica è un documento molto importante perché serve a identificare le prestazioni e le caratteristiche degli impianti responsabili dell’energia utilizzata all’interno degli edifici
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Nel settore della compravendita immobiliare, l’attestato di prestazione energetica è un documento molto importante. Trattasi di una certificazione utile ai fini dell’acquisto, della vendita e della messa in regola dal punto di vista burocratico di uno stabile. Le certificazioni energetiche servono a identificare, per l’appunto, le prestazioni e le caratteristiche degli impianti responsabili dell’energia utilizzata all’interno degli edifici, a prescindere dalla loro natura.

Con la certificazione energetica si decreta la prestazione degli impianti di uno stabile, servendosi di una scala valutativa che oscilla tra A4 e G. Gli attestati controllano dei parametri, la cui conoscenza, risulta obbligatoria per vendere, affittare o ristrutturare un immobile. Insomma, l’APE è davvero importante e non bisogna assolutamente sottovalutare la sua stesura.

Il documento vale per dieci anni. Una volta scaduto, poi, si procede con il rinnovo, eseguendo, ovviamente, in via preventiva, i controlli richiesti dalla legge che interessano la caldaia. Ad oggi, è possibile ridurre oneri e tempi eseguendo le certificazioni energetiche online. Prima di procedere, però, è opportuno maturare delle conoscenze in materia. In questa guida, dunque, andremo a scoprire tutte le informazioni utili riguardanti l’attestato di prestazione energetica.

Cosa conoscere sulla normativa dietro le certificazioni energetiche

Per redigere in maniera accurata un attestato di certificazione energetica, il tecnico abilitato procede, in prima istanza, con una fase di pre-sopralluogo, durante la quale egli è incaricato di raccogliere tutte le informazioni di cui ha bisogno per redigere il documento. In un secondo momento, partirà il sopralluogo vero e proprio. Si tratta di una prassi obbligatoria a cui consegue la richiesta delle carte necessarie per avviare il procedimento di stesura del documento.

In questa sede, il certificatore dovrà avere accesso alla visura catastale dell’edificio, oltre alla planimetria e al libretto dell’impianto. Successivamente, l’addetto utilizzerà dei software certificati dal Comitato Termotecnico Italiano, volti a calcolare con accuratezza l’indice di prestazione energetica globale, stabilendo la classe energetica dello stabile. Infine, il tecnico consiglierà, se necessario, gli interventi migliorativi con cui è possibile rendere più efficiente dal punto di vista energetico l’edificio.

Il certificato APE viene redatto a prezzi differenti, in funzione dell’ente certificatore, delle dimensioni dell’edificio, della sua tipologia e della posizione geografica. In linea generale, comunque, è possibile ottenere il documento con un esborso abbastanza accessibile, vista anche la sua importanza. L’APE, infatti, è necessario anche in caso di ristrutturazione, oltre che per compravendite e locazioni.

Chi redige un certificato APE?

I soggetti accreditati dalla normativa vigente in materia di certificazioni energetiche atti a redigerle vengono chiamati, per l’appunto, certificatori. Hanno le competenze necessarie per redigere i documenti, essendo stati formati in maniera specifica come indicato dalla normativa stessa. I certificatori sono tecnici abilitati a progettare impianti e edifici. Essi assolvono al loro importantissimo ruolo adoperando dei programmi specifici in grado di realizzare analisi approfondite dello spettro energetico dell’immobile.

Questi programmi considerano parametri diversi, tra cui le caratteristiche geometriche e di esposizione dell’immobile. Come se non bastasse, questi inseriscono nei calcoli anche le tipologie di murature e infissi, oltre alle tipologie di impianti di riscaldamento e quelli relativi alla produzione di acqua calda sanitaria. I software, poi, valutano la classe energetica di uno stabile anche in presenza di eventuali impianti di ventilazione meccanica e di sistemi di produzione di energia rinnovabile.

Nella versione finale del documento vengono annoverate tutte le feature citate in precedenza. L’attestato di prestazione energetica viene, inoltre, conservato nel libretto della caldaia e consegnato al nuovo proprietario in caso di vendita. Infine, il certificatore è tenuto a consegnare una copia del documento presso gli uffici regionali di riferimento e a suggerire gli interventi da fare per aumentare la classe energetica quando possibile.

martedì 13 Settembre 2022

(modifica il 15 Settembre 2022, 16:03)

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