Coronavirus e avvocati: come cambia la professione

Ad Maiora
Il Prof. Avv. Michele Filippelli, direttore della collana "I Saggi del Diritto", espone gli effetti della pandemia nel mondo giuridico
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Riorganizzazione del lavoro causa pandemia: è un passaggio che tanti professionisti in quest'ultimo anno si sono ritrovati ad affrontare. Tra questi anche gli avvocati i quali hanno dovuto adottare e adattare nuovi strumenti alle necessità e alle esigenze lavorative che nel periodo pre-pandemico rappresentavano soltanto eccezioni. La tecnologia ha mutato il proprio ruolo: se prima era considerata a margine e a corredo della professione in sé, adesso è totalmente integrata nella vita degli studi legali. È una tesi condivisa dal Professore Avvocato Michele Filippelli, aggregato di diritto privato, curatore, autore, divulgatore scientifico, relatore a numerosi convegni nazionali ed internazionali, direttore scientifico della rivista Alcmaeon e della collana giuridica “I Saggi del Diritto”, edite da Ad Maiora.

Professore Filippelli, come è cambiato il diritto con l’avvento della pandemia?
Il mondo del diritto ha sofferto gli effetti inaspettati della pandemia, in particolar modo nella sede principale dove il diritto si esercita. Gli avvocati ante Covid-19 avevano consolidato una condotta processuale sempre più inquadrata e blindata ma hanno dovuto fare i conti con il fenomeno del virus Sars-Cov-2.  Il processo civile, e in parte quello penale, sono stati infatti digitalizzati, ovvero resi più informatici rispetto a com’erano prima comportando, tale modifica, una diversa attività processuale che magistrati e avvocati devono porre in essere. Pensiamo ad esempio alle udienze nel processo civile da remoto o con trattazione scritta. Le opere della collana, pertanto, saranno aggiornate anche a quelle novelle che hanno radicalmente mutato il processo che abbiamo conosciuto fino a febbraio 2020.

Gli effetti della modifica delle modalità di esercizio della professione forense hanno già prodotto degli effetti visibili? Quali sono?
Siamo in una fase iniziale che ha creato confusione relativamente all’organizzazione. Il nostro Paese, in linea con tanti altri, tendeva già verso una riforma che informatizzasse il processo; il Covid-19 è stato un acceleratore. Oggi il processo civile si svolge, in gran parte, da remoto, tramite gli accessi telematici. Reputo i primi effetti positivi. Pensiamo alle udienze fuori circondario. In molti casi, gli avvocati, per le udienze da remoto, non devono più recarsi personalmente nei tribunali o nelle corti d’appello ma partecipano alla celebrazione dell’udienza collegandosi dal computer del proprio studio. Ciò si traduce in un risparmio di costi e di tempi rappresentando un evidente vantaggio per l’avvocato nonostante un’iniziale diffidenza da parte del mondo degli operatori di diritto che, invece, sta considerando l’ipotesi di potenziare il sistema anche una volta superata questa fase pandemica in corso.

Qual è l’obiettivo della collana?
L’idea di realizzare una collana giuridica altamente qualificata, sia per la selezione dei curatori-autori dei volumi, sia per la qualità scientifica dello studio e del commento degli istituti trattati, nasce per offrire ai professionisti del mondo del diritto una serie di volumi finalizzata all’approfondimento delle tematiche più attuali, inglobando gli aspetti sostanziali e processuali del settore civile e del settore penale.

Quali sono i principali argomenti trattati?
La prima opera pubblicata perimetra la sua attenzione al diritto di famiglia, mentre sono in corso di redazione le prossime uscite che riguarderanno i sistemi di a.d.r., la procedura esecutiva, il diritto societario, il diritto fallimentare, il diritto del lavoro, la procedura penale commentata e il diritto penale sulla precauzione.

La sua esperienza con la casa editrice Ad Maiora.
Con la casa editrice Ad Maiora e con l’editore, Giuseppe Pierro, ho avuto il piacere di realizzare diversi progetti editoriali. Il manuale La responsabilità sanitaria e il primo videobook del 2018 ebbero uno straordinario successo, lo stesso che è stato riscontrato per la rivista scientifica Alcmaeon e per il programma Radio Democede, la prima radio dedicata alla sicurezza delle cure i cui ospiti settimanali sono professori universitari, magistrali, avvocati e medici. È stato, pertanto, un incontro felice.

venerdì 29 Gennaio 2021

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