“Quello che sta avvenendo con le 138 persone da troppi giorni stipate sulla Nave Open Arms senza possibilità di essere sbarcate ci sembra una provocazione impietosa e disumana”, scrivono don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera e mons. Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale di Pax Christi. “Un anno fa, il 22 agosto, avevamo scritto: “La situazione in cui versano le 177 persone imbarcate nella nave Diciotti, a cui viene impedito di mettere piede a terra, ci retrocede – come tante altre vicende recenti e meno recenti – nel grado di civiltà e di umanità.” Oggi ci ritroviamo a dire le stesse cose per la Open Arms. E ancora oggi le persone continuano a morire in mare! Non vogliamo intrometterci nelle valutazioni della Procura né nelle questioni partitiche, in questi giorni molto tese. Vogliamo però ribadire che le persone si soccorrono e si accolgono. È questo il dovere della politica, ma è anche il compito di un popolo che ha dimostrato tante volte la sua vocazione all’ospitalità”.
La lettera dei due prelati è stata condivisa dalla pagina della Diocesi che sposa l’appello fatto al mondo della politica. “Fino a quando dovremmo assistere a queste impietose e disumane provocazioni? Le inadempienze della politica non possono ricadere sulle spalle degli ultimi e degli indifesi, usati oggi come strumenti di ricatto per bassi giochi di potere”.