Non passa giorno che davanti agli inermi e increduli occhi dei cittadini non si manifesti l’ennesimo colpo al cuore della storia di Trani.
rn
rnCosì Michele di Gregorio, capogruppo consiliare dei Verdi, commenta la demolizione della famosissima Fonderia Giustozzi, meglio conosciuta come la fabbrica della campane, abbattuta per dare spazio ad un nuovo complesso edilizio privato.
rn
rnL’area sulla quale sorgeranno i nuovi palazzi, che comprendeva anche una cabina Enel già abbattuta qualche mese fa, rappresentava insieme un importante esempio di archeologia industriale e artigianale.
rn
rnI tentativi del circolo locale di Legambiente per preservare l’area, cominciati già tre anni fa, non hanno avuto esito positivo.
rn
rnLa speranza era di ottenere l’apposizione di un vincolo da parte della Soprintendenza delle Belle Arti.
rnMa, sostiene Di Gregorio, “nessuna risposta” è mai arrivata, né dagli uffici baresi della direzione regionale dei Beni culturali, né dallo stesso Palazzo di Città, nonostante tre anni fa era stata spedita agli uffici competenti una lettera completata da una notevole e minuziosa documentazione fotografica che testimoniava le particolarità dell’area.
rn
rn
rn
Notifiche
Login
0 Commenti