Tra gli sport individuali che hanno ottenuto il via libera dopo il Dpcm dello scorso 26 aprile, poi recepito nell’ordinanza n.221 della Regione Puglia, ci sono anche quelli in “racchetta”: tennis, beach tennis, padel e tennis in carrozzina hanno potuto riprendere le loro attività anche nei centri sportivi di Trani secondo il Protocollo diffuso dalla Federazione Italiana Tennis (FIT) a partire dallo scorso 4 maggio. Terminato “l’intervallo” forzato per via dell’emergenza sanitaria, seguiamo il nuovo avvio delle attività con l’esempio fornitoci da un circolo tennis tranese.
Prima fondamentale operazione effettuata è stata, come da Protocollo FIT, la sanificazione di tutti gli spazi compreso il parcheggio, ci spiega Giuseppe, titolare Tennis Club Trani. I due giocatori sfidanti (sono interdetti i match 2vs2) dovranno giungere al campo in modo separato, muniti di mascherina da sfilare solo qualche istante prima dell’inizio della partita ed, inoltre, entrambi dovranno presentarsi già in abbigliamento di gioco, tanto che gli stessi spogliatoi del circolo ospitanti devono restare chiusi.
L’igienizzazione delle mani prima e durante il match è possibile anche grazie ai dosatori automatici disposti all’entrata e negli spazi attinenti al campo, mentre è suggerito anche indossare un guanto nella mano non dominante. Le panchine utilizzate dai giocatori, come da norma, devono essere almeno due e distribuite su lati opposti, ma Giuseppe ci dice che ha anche provveduto all’installazione di ulteriori due panchine per ottimizzare i tempi di igienizzazione ed il ricambio delle stesse di partita in partita.
Ogni contatto fra i giocatori sarà vietato, con l’obbligo di mantenere una distanza interpersonale pari ad almeno 2 metri: in uno sport come il tennis è proprio il grande rapporto fra spazio di gioco e giocatori che, effettivamente, può permettere la pratica dello stesso nel pieno rispetto delle prescrizioni igienico sanitarie indicate. Persino il saluto finale tra giocatori, a fine match, sarà consentito solo con l’incrocio delle racchette prima di seguire percorsi differenti per abbandonare il circolo.
Al di là del match in sé, ben più difficile è invece la gestione del flusso di atleti da parte dei gestori di circoli che, improvvisamente, si sono trovati a fronteggiare questa situazione di “isolamento” personale in luoghi di aggregazione per eccellenza. Giuseppe, titolare del Circolo, ci spiega altresì che cerca di distanziare le prenotazioni di gioco di mezzora, così da evitare il possibile incrocio di giocatori anche fuori dal campo. Ai tennisti, infine, si chiede la massima collaborazione sulla presa di consapevolezza di queste misure molto particolari, ma sicuramente necessarie per tornare presto alla normalità.
Tennisti tranesi che, finalmente, possono tornare sotto rete e ricominciare, seppur in una situazione completamente nuova, ad impugnare le loro racchette.