Gli arresti

Operazione Raptor, a Trani tentarono il furto di mezzi pesanti per il valore di 400mila euro

La Redazione
Operazione Raptor, Carabinieri
I sei indagati sono accusati di associazione a delinquere e dovranno rispondere per rapine, furti e riciclaggio
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Questa mattina oltre 50 carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani -supportati da personale del 6° Nucleo Elicotteri, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e dal Nucleo cinofili di Modugno – hanno eseguito nella città di Andria l’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica – per sei indagati per associazione a delinquere nonché – a vario titolo – per rapina, furto e riciclaggio. Quattro le persone in carcere, due ai domiciliari.

“Cornut”, “la gatta”, “toc toc”, i carabinieri hanno dovuto decifrare il linguaggio criptico utilizzato per indicare apparecchiature, auto, armi: scatt sciann” utilizzato per indicare l’arma da fuoco, “toc toc” per i telefoni, “chiacchiaraul” per le ricetrasmittenti, “cornut” per gli inibitori di frequenza, “maciste” per il trattore stradale mentre “la gatta” era l’autovettura veloce utilizzata per compiere i crimini.

Il provvedimento cautelare è l’esito di un’attività di indagine denominata Raptor condotta da dicembre 2023 a marzo 2024 dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Barletta Andria Trani, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani, mirata al contrasto dei reati predatori.

Grazie alle indagini è stato possibile raccogliere elementi utili a risalire ad una rapina in danno di un’azienda di trasporti con sede nella città federiciana nel corso della quale dopo essersi introdotti all’interno della sede della ditta e aver minacciato il custode, avevano asportato del danaro. Sono accusati di tre furti avvenuti rispettivamente a Matera, Trani e San Benedetto del Tronto e di un tentativo di furto a Trani di mezzi pesanti e macchine operatrici del valore complessivo stimato in euro 400mila circa, poi recuperati da militari dell’Arma e restituiti agli aventi diritto – nonché al riciclaggio di un trattore stradale di provenienza delittuosa.

venerdì 20 Settembre 2024

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