La kermesse culturale

Trani punta sulla Cura: presentata la XXII edizione dei Dialoghi

La Redazione
Dialoghi di Trani, la presentazione
Dialoghi di Trani, la presentazione
Il viaggio intorno a questo grande tema parte da Trani il 13 giugno con Dacia Maraini, e prosegue a Malta, dove l’Istituto Italiano di Cultura de La Valletta ospiterà il 15 giugno un’anteprima internazionale de I Dialoghi di Trani
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Oltre ad essere un principio scolpito nella nostra Carta costituzionale, nel diritto internazionale e più di recente nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, la cultura della cura è anche “percorso di pace”, come si legge nel messaggio diffuso da Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale della Pace del 2021.

In questo messaggio del Santo Padre, la cultura della cura è descritta come “impegno comune, solidale e partecipativo per proteggere e promuovere la dignità e il bene di tutti” e come “disposizione ad interessarsi, a prestare attenzione, alla compassione, alla riconciliazione, al mutuo soccorso e all’accoglienza reciproca”, al fine di debellare la cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente.

A questa idea della cura come “pratica quotidiana al servizio del bene comune” per ridisegnare la qualità della vita guarda la XXII edizione de I Dialoghi di Trani che, dal 21 al 24 settembre, porterà  nei palazzi e nelle piazze del porto di Trani pensatori di diverso orientamento per aprire un confronto su esperienze ed esigenze di cura maturate in ambito medico-sanitario, scientifico, ambientale, politico-sociale, didattico, etico-filosofico, letterario, artistico, facendo interagire la pluralità dialogante delle diverse voci.

Il viaggio intorno a questo grande tema parte da Trani il 13 giugno con Dacia Maraini, e prosegue a Malta, dove l’Istituto Italiano di Cultura de La Valletta ospiterà il 15 giugno un’anteprima internazionale de I Dialoghi di Trani, che fa seguito all’evento  dello scorso anno organizzato presso l’ICC di Parigi. A Malta a dialogare  su “La cura delle emozioni” saranno la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari e la filosofa e regista Maria Guidone, premiata con la Miglior Regia (sezione cortometraggi) alla Settimana della Critica della 79esima Mostra del cinema di Venezia.

A Trani, durante le date del festival, sarà paese ospite la Romania, grazie alla collaborazione con l’Accademia di Romania di Roma, e sarà presente per la prima volta anche la Repubblica di Moldova. Sul territorio pugliese si aggiunge la collaborazione con Orsara di Puglia per la realizzazione di uno spin-off dei Dialoghi nel Comune dei Monti Dauni.

dal 21 settembre, come da tradizione, i Dialoghi torneranno ad animare i palazzi e le piazze del centro storico di Trani (Palazzo San Giorgio, Dimore Marinare, Hotel Ognissanti, Circolo del Cinema Dino Risi, Lega Navale, giardino Catino e Biblioteca comunale), e fulcro della manifestazione sarà la spettacolare Piazza Quercia, affacciata sul mare e con vista sulla Cattedrale. Tra i protagonisti della XXII edizione ci saranno: Lucia Annunziata, Enzo Bianchi, Edith Bruck, Mario Calabresi, Sabino Cassese, Carlo Petrini, Claudio Cerasa, Guido Tonelli, Malika Ayane, Luisa Ranieri, Chiara Francini, Eraldo Affinati, Gianpaolo Donzelli, Marco Tarquinio, Pietro Del Soldà, Piero Dorfles, Carlo Ginzburg, Karima Moual, Giovanni Grasso, Ana Blandiana, Egidio Ivetic, Vittorio Lingiardi, Andrea Montanari, Telmo Pievani, Farian Sabahi, Giuseppe Sarcina, Alessandra Spada, Luca Steinmann, Massimo Bray, Licia Troisi,  Marcello Spagnulo, Gianfranco Viesti, Antonio Funiciello, Giorgio Zanchini, Roberto Battiston, Cristina Battocletti, Giovanna Zucconi, Giovanni Bianconi, Marco Baliani, mons. Francesco Savino, Luigino Bruni, Tonio Dell’Olio e tanti altri.

Sono stati invitati anche la Ministra del Turismo Daniela Santanchè, il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto e il presidente della regione Liguria Giovanni Toti.

Ad illustrare il tema della XXII edizione è stata la direttrice artistica del festival, Rosanna Gaeta: «La potenza e la ricchezza della parola cura si dispiegano nella varietà delle sue declinazioni che investono la sfera personale, emotiva, e quella sociale e pubblica. Le relazioni improntate alla cura sono fondamentali per il sussistere della convivenza umana e i campi di applicazione della cura investono praticamente tutte le attività umane. La cura è tensione e azione, è un’attenzione che si traduce in un fare. Esseri viventi, cose, processi che hanno bisogno di un sostegno divengono oggetto di cura. Per mantenere, sostenere il mondo in cui viviamo è necessaria la cura, che si pone dunque anche il compito impegnativo di riparare quanto è stato danneggiato dall’essere umano, affinché il pianeta sia ancora vivibile per le generazioni future, e di governare crisi ecologica, sanitaria, sociale e economica. In questo senso il bisogno di cura si lega al principio di responsabilità per delineare prospettive all’altezza delle sfide poste alla nostra umanità». 

venerdì 9 Giugno 2023

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