Lo spettacolo teatrale

“Elena” di Euripide al Palazzo delle Arti “Beltrani”: la passione e il successo dei ragazzi del progetto di teatro classico del Liceo “De Sanctis”

Aurora Bucci
Aurora Bucci
Gli attori del progetto di teatro classico del Liceo "De Sanctis" di Trani con la prof.ssa Rossella Piccarreta
Nell’“Elena” portata in scena dai ragazzi del progetto di teatro classico, il pathos tipico della tragedia si unisce all’ethos della commedia in un gioco armonico reso ancora più nitido ed efficace dal movimento scenico, curato da Manuela Lops, e dall’accompagnamento musicale con violoncello e arpa.
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Euripide, spettacolo a Palazzo Beltrani
Euripide, spettacolo a Palazzo Beltrani

Nella serata di ieri, martedì 6 giugno, nella splendida cornice del Palazzo delle Arti “Beltrani”, i giovani attori del Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane “Francesco De Sanctis” di Trani hanno messo in scena “Elena”, tragicommedia euripidea sulle grandi dicotomie dell’esistenza e dell’essere umano, in cui a torreggiare su tutte si pone la contrapposizione tra verità e illusione.
Nella trama, magistralmente riadattata da Rossella Piccarreta, docente e regista, la figura di Elena diventa emblema dell’io frantumato di una donna, che subendo il suo destino incarna ogni aspetto della fragilità umana. A causare la guerra di Troia non è stata Elena, ma la sua immagine. Il nome e l’immagine di Elena sono il motivo primigenio di uno spargimento di sangue decennale e oltremodo inutile, che purtroppo ci parla ancora tanto in questo mondo dilaniato dalla guerra.

L’approdo di “Elena” a Palazzo Beltrani è stata la tappa successiva, accolta con grande entusiasmo, dell’esibizione a Paestum di due settimane fa, e la menzione speciale ricevuta in precedenza in occasione della rassegna internazionale del teatro classico scolastico presso il Teatro Mercadante di Altamura. Un successo più che meritato, di cui la Dirigente del liceo De Sanctis, Grazia Ruggiero, si ritiene molto orgogliosa: “A muoverci sono la competenza e la passione. Mettiamo sempre in scena l’arte e la vita. Ma questo spettacolo è mirabile perché è una reinterpretazione che mantiene la fedeltà al testo, eppure riesce a superare le dimensioni dello spazio e del tempo.”
Tra i presenti anche la Consigliera comunale e provinciale Federica Cuna e l’Assessore alla cultura e alla pubblica istruzione Lucia De Mari, che ha manifestato la gioia di poter assistere ad un così bell’esempio di passione ed energia positiva: “Questo è da sempre un luogo pieno di energia ed è bello vedere che oggi accoglie ragazzi pieni di passione non per qualcosa che hanno trovato sui loro telefonini, ma per una storia antica.”

Nelle intenzioni di Euripide, Elena viene presentata come una sposa casta, una donna perfetta e bellissima al posto della quale gli Dei hanno mandato da Paride un fantasma, una nuvola. E allora Elena dov’è? E soprattutto, chi è? Gli spettatori vivono il dubbio del gioco delle apparenze, e guidati dalla bravura dei ragazzi comprendono il labile confine tra la menzogna e la verità; la sofferenza e la gioia, l’amore e l’odio, la pace e la guerra. Il personaggio frantumato di Elena viene interpretato da sette attrici diverse vestite di pezzi di cielo. Ogni possibile configurazione del personaggio viene montata e smontata continuamente. Dunque, Elena è una, ma è anche molteplice nell’accezione più pirandelliana del termine. E come in un cerchio che si chiude perfettamente, emerge dall’inizio della rappresentazione fino alla sua fine, pur nella sua contraddizione, una verità assoluta: se Elena è un fantasma e non esiste, allora la guerra è stata vana, come lo sono tutte le guerre di cui “restano solo ombre di nomi”.

Nell’“Elena” portata in scena dai ragazzi del progetto di teatro classico, il pathos tipico della tragedia si unisce all’ethos della commedia in un gioco armonico reso ancora più nitido ed efficace dal movimento scenico, curato da Manuela Lops, e dall’accompagnamento musicale con violoncello e arpa. Le tante Elena sono accomunate da una colpa, che con facilità inaudita ricade sempre e solo sulla donna; ancora oggi, come allora. E adesso più che mai, nel personaggio di Elena, donna di pena, agli antichi dolori si uniscono i nuovi. Eppure, mentre la nostra società tende fin troppo spesso alla distruzione, c’è un bagliore di speranza che è possibile trovare in chi ostinatamente cerca la bellezza e la sua personale verità. Come questi ragazzi, che hanno scoperto la magia del teatro e l’hanno consegnata al loro pubblico.

mercoledì 7 Giugno 2023

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