Con una delibera del 3 agosto la Giunta regionale ha approvato la riorganizzazione dei presidi fissi di emergenza urgenza di Trani e Canosa. Il provvedimento prevede la trasformazione delle Postazioni Fisse Medicalizzate delle due città in altrettante automediche. A lanciare l’allarme è stato il consigliere canosino Francesco Ventola con una nota ufficiale diffusa a mezzo stampa.
In attesa di quanto verrà fuori dal tavolo tecnico alla sede regionale, al quale parteciperanno parte la nuova direttrice generale, la dott.ssa Tiziana Dimatteo e la consigliera Deborah Ciliento, abbiamo raccolto gli umori della gente. Tra la sorpresa e la rassegnazione emergono lacune sulla conoscenza di quanto ci sia realmente presso il Pta di Trani e cosa sia possibile fare o non fare attualmente presso la Postazione Fissa Medicalizzata.
La sensazione più forte è quella che i cittadini siano rassegnati allo scarso “potere” politico che la città abbia ormai a livello regionale. Da una parte l’immobilismo e dall’altra la smania polemica social, nel mezzo c’è una comunicazione poco efficace da parte dell’amministrazione e di quanti abbiano preso tali decisioni. Sarebbe molto più semplice comunicare quanti accessi faccia l’attuale Pfm, quanti professionisti siano coinvolti e quanti altri ne servirebbero o quali sovrastrutture servano per rendere efficiente il servizio. Parola ai cittadini.